| |
|
|
|
|
La
prima cosa da fare, approfittando della poca luce ancora a
disposizione riteniamo sia andare visitare il simbolo per
antonomasia di Copenhagen, la Sirenetta, che dal nostro hotel è
raggiungibile con una linea diretta di S-Tog, la metro di superficie
danese, attraversiamo quindi la strada ed a metà del ponte che
scavalca la ferrovia scendiamo le scale, facciamo al volo i
biglietti alla macchinetta con la Legio Card ed in 4 fermate ci
troviamo nella zona di Osterport, ad 1,3 km dalla Sirenetta,
arrivarci più vicino di così con i mezzi è impossibile, aggiriamo
quindi una specie di fossato a protezione di un Castelletto ed
eccoci di fronte allo scoglio che sostiene la piccola statua. |
Invero
molto piccola la statua e con nostra impressione sull'altro lato del
canale quella che sembra una centrale elettrica vomita tonnellate di
inquinanti nell'aria come niente fosse, in pieno centro città, qui
sul mare il freddo ed il vento sono ancora più intensi, quindi
dedichiamo solamente qualche minuto alle foto di rito per riprendere
il cammino verso Sud, in direzione del Quartiere di Amalieborg e del
Palazzo Reale, attraversando un piccolo parco dove le statue e le
nuvole creano giochi di luce spettrali. |
|
|
Giunti
sulla Piazza sulla quale si affaccia il Palazzo Reale troviamo un
gran vuoto e molto vento, due guardie con alti cappelli pelosi si
muovono seguendo una schema casuale, probabilmente al solo scopo di
non congelarsi, poca luce, tutto appare grigio ed uniforme, un po'
decadente, non ci rimane quindi che passare oltre e procede verso il
Nihavn, il Canale che era un tempo il vecchio porto della città e
che speriamo sia più vitale. <-------
Vai alla Prima Parte Vai
alla Terza Parte -------> |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Marcello
Salvi
|
.
. |