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Generalmente
per
il pranzo scelgo il De Jaren, un locale un una stradina dietro un
Canale proprio a ridosso dell'Amstel, si tratta di un vecchio
ristorante modernamente restaurato, con due piani, al primo c'è una
graziosa terrazza che da direttamente sul canale ma io preferisco
sedermi ad uno dei tavolini interni visto che non fa proprio
caldissimo nonostante sia Agosto. Il Menù è scritto in Olandese ma
chiedendo al cameriere vi viene portato un Menù multilingue che
comprende inglese, francese s spagnolo, ovviamente non l'italiano,
come invece altrove, ma quantomeno è comprensibile rispetto al solo
tedesco.
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Il
Menù non è molto vario, a meno di non salire al piano ristorante,
ma in questo caso prevedendo esborsi ben diversi, in ogni caso ha
una vasta seria di panini, io opto per un classico con uova,
pomodoro e maionese, che viene anche servita a parte in aggiunta. Ad
Amsterdam quando ordinate un panino o un piatto che prevede del pane
vi chiederanno sempre se volte white bread or brown bread, cioé
pane normale o integrale, io ho sempre optato per l'integrale
perché lo trovo più gusto e mi piace il colore. In aggiunta prendo
una fetta di torta di mele con panna, la fetta è di dimensioni
impressionante ed è composta al 90% di fette di mele sovrapposte.
Il conto è moderato: circa 12 euro compreso il te freddo. |
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Un
giorno tuttavia, trovandomi in zona dopo la visita al Van Gogh, ho
deciso di pranzare De Blawe Hollander che invece avevo prescelto per
la cena. Ovunque in Olanda i menù cambiano radicalmente da pranzo a
cena e dunque mi trovo per le mani qualcosa di inaspettato, per
fortuna in inglese. La mia scelta cade su delle uova con pancetta e
formaggio ed una crepe di mele, mal me ne incolse ! Mi viene servito
un piatto con tre enormi fette di pane integrale su cui sono
adagiate due gigantesche uova fritte sopra la pancetta e ricoperte
di formaggio fuso, in accompagnamento dell'insalata, un piatto che
da solo sarebbe bastato a sfamare due persone senza problemi ed ho
anche ordinato dell'altro insieme !
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Subito
dopo mi viene servita anche la crepe che è stata cotta direttamente
con delle sottili fette di mela al suo interno insieme ad un
dispensatore di zucchero a velo ed uno di sciroppo d'acero, visto
che dobbiamo farci del male esageriamo. Condisco il tutto come si
deve e mi ritrovo per le mani una specie di concentrato di zucchero,
ottimo come sapore, ma che a tratti brucia il palato, una solamente
delle due pietanze sarebbe stato sufficiente oltremodo, in ogni caso
anche qui il conto è umano, sui 13 euro compresa l'acqua che ad
Amsterdam è sempre abbastanza cara (anche 5 euro una bottiglia da
75 cl liscia !). |
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In
ogni caso ormai mi sto facendo un'idea della cucina olandese e devo
dire che non mi dispiace per nulla, anche se è evidente che a
mangiare così tutti i giorni prima o poi il fegato muoverebbe azioni
legali. <-------
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Marcello
Salvi
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