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VIII
Copa Barcelona
14.06.2008 ---
Ottava Parte ---
Il
Velodromo
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Domenica
Mattina, cielo coperto, caldo, a qualcuno ancora batte in testa la
sangria della sera precedente, la colazione vede una sfilata di
zombie quasi inquietante in Sala Colazione e dopo Colazione la
situazione non cambia nel giardino dell'Hotel a fumarsi qualcosa
tutti, chi più chi meno, cerchiamo di svegliarci e intanto ognuno
esprime dei pareri e delle opinioni sugli avvenimenti del giorno
precedente, il pranzo, la gara, la spensieratezza con cui gli
Spagnoli vivono queste cose.
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Discutiamo
del fatto che qui molti addetti ai lavori si caricano sulle spalle
l'onere di mandare avanti certe idee mentre in Italia questo tipo di
iniziative sono relegate a tempi lontani ed oggi, viceversa, molti
addetti del settore sono disinteressati, quando non boicottano
apertamente, forse per semplice ignoranza. Tra un ricordo ed una
discussione viene fuori un'idea un po' singolare, ma anche così
tradizionale da apparire innovativa, perché quando la tradizione
attraversa quella sottile soglia che divide il semplicemente vecchio
dall'antico il suo recupero diventa innovativo.
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Può
apparire complesso, ma è più o meno quello che accade ad una
macchina che invecchia, passa di moda, diventa un catorcio che ci si
vergogna a guidare poi un bel giorno, improvvisamente, diventa
storica ed allora la gente si gira a guardarla ed invece di dire:
"Guarda quel pezzente che va in giro su quel catorcio"
inizia a dire: "Guarda quella macchina, roba d'altri tempi".
E' quello che successe alle Topolino, vecchi catorci negli Anni '60,
da vergognarsi, oggi macchine che fan girare la testa quando passano
sulla via. |
Ci
si muove con calma, due passi e siamo al Velodromo, è aperto, un
campo di calcetto è stato ricavato al centro della pista in disuso
e si sta giocando una partitella e mentre la osserviamo l'idea salta
fuori: perché non creare un Club dall'interno ? Vilma difatti sta
pensando che creare un Club da addetta ai lavori possa essere utile
all'intero movimento, potrebbe forse far superare alcune barriere
ideologiche a fare da ponte tra realtà diverse, unendole.
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Ed
è così che sugli spalti del Velodromo nasce e prende corpo l'idea
di Fondare un Armellini Pipa Club basato a Barasso e prende corpo
l'idea di Fondarlo il 4 Luglio che, sebbene distante dalla nostra
tradizione, in qualche modo rappresenta una data storica, il famoso
Indipendence Day. E' così che in una calda, caldissimo, mattina
barcellonese, al Velodromo d'Horta nasce il germe dell'Armellini
Pipa Club Barasso. |
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Marcello
Salvi
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