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VIII
Copa Barcelona
14.06.2008 ---
Seconda Parte ---
Sulla
Rambla
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Riunito
il gruppo Tosco/Romano, intorno alle 18.00, ci muoviamo verso il
centro, la linea della Metro che si prende vicino all'albergo è
diretta, scendiamo a Plaza de Catalunya e ci incamminiamo per la
Rambla in direzione del Porto. Personalmente non ho mai amato molto
questa via che invece è considerata una sorta di Polo Attrattivo di
Barcellona, l'ho sempre considerata una trappola per turisti,
bancarelle, venditori di animali, giornalai estesi per decine di
metri, negozi di souvenir ogni cinque metri, ristoranti dai grandi
prezzi e poca qualità, senza contare l'alto tasso di borseggiatori.
¡ Cuidado con los carteristas !
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La
nostra meta si trova a circa metà Rambla, poco oltre la fermata
della Metro Liceu e del Mosaico di Mirò, in un vicolo laterale si
apre la magnifica Placa Reial, una piccola oasi nella confusione,
portici che corrono lungo il perimetro con graziosi caffè e negozi
più in tema e meno internazionali, su uno dei lati, in un angolo,
c'è un portone anonimo, che più anonimo non si può e su uno
stipite è attaccato un cartello in semplice alluminio con inciso
"Barcelona Pipa Club - Principal", un citofono,
suoniamo e di lì a pochi secondi la serratura elettrica scatta
distintamente, timidamente spingiamo il portone.
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Dinnanzi
ci si parano della scale strettissime, gradini consunti dal tempo,
una ringhiera in metallo non necessariamente stabile, ci
inerpichiamo superando pianerottoli microscopici, ho sempre più la
netta sensazione di stare salendo le scale della vecchia casa di mia
zia a Palermo, poi d'improvviso su un pianerottolo non più grande
di altri una porta aperta, dentro un gran vociare, entriamo in punta
di piedi e ci troviamo nel cuore del Barcelona Pipa Club, un
appartamento intero adibito a Club, il primo luogo che incrociamo, a
sinistra dell'ingresso è il Bar con tanto di tavolini e di barman
vero. |
In
una sala poco oltre un grazioso salotto con poltrone e camino, molto
londinese, con le finestre che affacciano sulla piazza ed oltre
ancora, incredibile a dirsi, un teatro, un ampia sala con tavolini e
sedie che può ospitare non meno di quaranta persone ed in fondo un
palco vero e proprio, con tanto di orchestrina jazz che suona. Sui
muri appesi manifesti di gare ed eventi, quadri con pipe, immagini
di Sherlock Holmes. Il tutto è pervaso da luci soffuse e pareti
rossicce che danno molto l'atmosfera di Uno Studio in Rosso.
Improvvisamente da una porta appare l'inconfondibile sagoma di Toni
Pascual.
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Ci
intratteniamo fumando e chiacchierando in una lingua qualsiasi,
sembra che ognuno parli la propria e capisca perfettamente quella
degli altri,
in un angolo c'è anche Brian, il Presidente della Federazione
Inglese, scambio due parole con lui e noto con piacere che sul suo
gilet, tra le molte, spicca la spilletta della Legio. Intanto il
tempo passa quasi senza accorgersene, da una stanza spunta anche
Augusto, del Pipa Club di Fermo, Cuoco Eccelso della Contrada
Fiorenza con moglie e figlio, Pascual ci informa che gli italiani
saranno suoi ospiti a cena. |
Ad
una certa ora seguiamo Pascual fuori dal Club, la sua macchina è
parcheggiata proprio sulla Rambla, ma siamo troppi per una vettura
sola, ferma al volo un taxi, ci fa salire ed al tassista da
un'istruzione molto semplice: "Mi segua !".
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VIII
Copa Barcelona
14.06.2008 |
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Marcello
Salvi
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