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VIII
Copa Barcelona
14.06.2008 ---
Terza Parte ---
Cena
alla Barceloneta
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Ci
inoltriamo nello scorrevole traffico barcellonese, dopo alcuni
minuti una sagoma familiare, alla nostra destra appare l'Arco di
Trionfo e dietro di esso la macchia verde del Parc de la Ciutadela,
passiamo oltre fin quando Toni si ferma ad attendere la moglie
mentre il nostro tassista scende al volo per vedere in un bar come
sta andando la partita Olanda-Francia, ripartiamo, facciamo il giro
di una grande piazza per constatare che il Ristorante dove Toni
voleva portarci ha una fila sul marciapiede da fare impressione, si
passa oltre e si cambia strada.
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Il
palesarsi in lontananza di molti alberi di piccole imbarcazioni mi
da l'idea che stiamo andando verso il mare, ipotesi avvalorata
quando passiamo accanto alla Estacio de Franca, siamo arrivati alla
Barceloneta, una svolta e ci infiliamo dentro, le macchine si
fermano, scendiamo al volo e veniamo indirizzati verso un Ristorante
abbastanza vuoto, Paco Alcalde, nel retro ci attende una saletta
riservata solamente per noi, aria condizionata e fumo libero, un
piccolo paradiso creato apposta per noi, una tavolata già pronta e
di lì a poco del vino scelto appositamente per noi da Toni.
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Di
qui in poi è tutto un trionfo di piatti, prima l'immancabile Jamon
e del Salame, poi i frutti di mare, i calamari, i cannolicchi, le
telline ed infine la paella de marisco. Nel frattempo abbiamo
contattato Vilma che è appena arrivata, è in taxi diretta
all'albergo, passo il telefono a Toni che spiega direttamente al
tassista dove deve portarli dopo che hanno sbrigato le pratiche di
accettazione in albergo, alla fine arrivano anche loro, giusto in
tempo per ripulire il padellone della paella e darsi ai dolci ed
all'orrujo, che da queste parti non manca mai, anche se non ho mai
più ritrovato quello Rosa di Martin. |
E'
quasi l'una quando ci salutiamo con Toni ed a piedi ci dirigiamo
verso la fermata della Metro, passando davanti a decine di
ristoranti che ancora cercano di attirare dentro i clienti, la
Barceloneta sembra nell'ora di punta, pedoni e macchine ovunque, i
piccoli panfili ormeggiati ondeggiano appena, la cosa tragica è che
ogni venti metri si sente qualcuno parlare italiano, noi facciamo
finta di niente e tiriamo diritto, il venerdì ed il sabato la Metro
a Barcellona chiude alle due, prendiamo la L4 e poi la L3, i venti
minuti di Metro servono a qualcuno per riposarsi, la giornata è
stata stancante, scendiamo a Mundet.
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La
stazione è vuota, l'enorme galleria che sottopassa la Ronda de Dalt
è desolatamente vuota, d'altra parte questo è un quartiere
normale, non un centro turistico, le poche centinaia di metri, in
salita, che ci separano dall'albergo sono l'occasione per smaltire
qualche tossina della cena e predisporsi ad una fumata nel giardino,
magari una sbirciata ai computer della hall per vedere se in rete
c'è qualche novità ed alla fine tra una sigaretta ed una pipata si
fa presto a fare le due del mattino. Quando salgo mi accorgo che
devo ancora aprire la valigia, cosa che faccio quasi dormendo. |
Una
rapida doccia e poi a dormire, l'appuntamento è per il giorno dopo,
alle 08.30 in sala colazione, poi ci muoveremo verso il luogo
designato per esposizione, pranzo e gara, il Ristorante Cinese Rio
Azul in Balmes 92, Fermata L3 Diagonal.
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Marcello
Salvi
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