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Torneo di Natale
Roccalvecce
15 Dicembre 2007
Parte 6 - Bolsena
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Alla
spicciolata tutti vanno via, rimangono gli Irriducibili Vilma e il
Conte, Fiorenzo ed Annalisa, Enzo e Cinzia, Gian Maria ed io e si
decide di andare a cenare a Bolsena, dove Annalisa e Fiorenzo hanno
l'albergo e dove Vilma ed il Conte decideranno di passare la notte.
Purtroppo il blocco dei traspoti mi ha impedito di far revisionare
la caldaia e fare il pieno di gas alla casa ed i riscaldamenti sono
spenti, la casa risulta molto fredda, nonostante le stufe elettriche
ed i due Nordici non sembrano molto abituati al freddo. |
Mi
mettono in testa alla colonna di quattro auto perché io sarei della
zona e dunque conoscerei la strada, in realtà sarebbe anche vero di
giorno, di notte ho qualche problemino e difatti dopo avere
sbagliato un bivio sto per sbagliarne un secondo, per fortuna
Fiorenzo ricorda la strada e ce lo fa presente. A Bolsena fa un
freddo assassino, molto peggio che a Roccalvecce e tira un vento
ancora più cattivo, dopo una rapida passata in albergo tutti di
corsa al Ristorante dove si sta al caldo. |
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Cena
semplice dopo gli stravizi della giornata, bruschetta e pizza ed
ovviamente un brindisi al Vincitore della Gar, Enzo. La tavolata è
tranquilla e soprattutto rilassata e la Cena dura fin oltre le 23 e
quando usciamo dal Ristorante il breve tratto per arrivare alle
macchine è da brividi (letteralmente !) e le macchine stesse sono
ricoperte da piccoli cristalli di ghiaccio. La compagnia alfine si
divide, con Annalisa e Fiorenzo rimaniamo d'accordo che mi
riporteranno Vilma e il Conte l'indomani mattina alle 10
direttamente a Roccalvecce, mentre io mi occupo di ricondurre Enzo e
Cinzia sulla strada di Attigliano dove hanno l'albergo. |
La
strada verso Roccalvecce non è lunga, 20 chilometri circa, ma nella
notte buia e senza Luna si procede lentamente e quando dopo Bagnoregio
ci scontriamo anche con il nevischio ancora più lentamente. Al bivio
per Roccalvecce mi fermo a salutare i Toscani ed indico loro la
strada, che tranne una svolta ora è tutta dritta e subito dopo mi
imbarco nei quattro chilometri tutti curve che portano alla Rocca.
Arrivo, ho lasciato accese le luci del giardino, ma solamente una
funziona e chiusa rapidamente la macchina cerco di entrare in casa il
più rapidamente possibile per non restare congelato a due passi dalla
meta.
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L'impresa
riesce ed appena entro in camera da letto scopro di avere
dimenticato la stufa elettrica accesa e la camera sembra una
succursale dei tropici, poco male. Controllo che il camino sia
spento, che tutto sia più o meno a posto e dopo avere verificato
che i file della Gara sul PC sono a posto butto giù due appunti e
poi vado a dormire nel tepore quasi eccessivo lasciando la stufa al
minimo e con l'autoregolazione della temperatura inserita. Niente
sveglia, tanto l'appuntamento è alle dieci.
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Marcello
Salvi
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