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Bratislava
(Gerulata)
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Parte Prima Andando
a Bratislava |
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Il
programma iniziale prevedeva per Sabato 4 Agosto un’escursione a
Bratislava, l’intenzione era di partire la mattina presto in modo
da essere a Bratislava per le 9 e di ripartire da Bratislava dopo
pranzo per spendere il resto del pomeriggio e la serata a Vienna. Ma
visto come sono andate finora le cose ho capito che Vienna non fa
per me e quindi mi interessa poco ormai, dunque decido di alzarmi
quando mi sveglio e di andare a Bratislava con calma. Alla fine mi
alzo con calma intorno alla 10 e sempre con molta calma mi dirigo
verso la Sudbahnhof riprendendo il terribile tram sotterraneo numero
18, quindi alla Stazione nuova litigata con la macchinette infernali
che non prendono tagli di banconote a loro sconvenienti. |
Il
biglietto Vienna/Bratislava andata e ritorno costa 28 euro ed io non
ho banconote per un taglio totale di 30, quindi sono costretto ad
usare una banconota da 10 ed una serie infinita di monetine per fare
il biglietto di sola andata, perdo tempo, salgo le scale mobili che
portano al secondo piano, il treno parte dal binario 4 alle 11.16,
arrivo al binario 4 giusto in tempo per vederlo muoversi lentamente
e prendere velocità. Va bene la precisione teutonica, ma qui si
esagera, le 11.16 scattano sul tabellone della Stazione quando il
treno ha già percorso mezza banchina, sconsolato guardo il lucido
convoglio nero, molto simile ai nostri Minuetto allontanarsi,
ricontrollo il tabellone. |
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Tutto
sommato il prossimo è dopo soli 20 minuti sul binario due, quindi
vado al Binario 2. Quando arrivo
ho un brivido, un manufatto metallico dal vago aspetto ferroviario,
di un color rosso stinto tendente al rosa, con in testa qualcosa che
assomiglia ad una motrice, colorata con righe orizzontali bianche
verde brillante e giallo, attende al Binario Due. Chiare scritte in
slovacco identificano l’origine dell’attrezzatura. Mah … in
fin dei conti io ho fatto in tempo a viaggiare sulle carrozze FS di
Terza Classe che facevano la tratta Foligno/Assisi, questo non può
essere peggiore. In effetti dentro è accettabile, i sedili sembrano
quelli delle nuove Panda ma tutto sommato vanno bene. |
La
cosa fastidiosa però sono i tavolini, i sedili sono fissati in
blocchi di quattro con un tavolino inamovibile in centro decisamente
scomodo. Comunque anche questo treno parte in orario e dopo soli due
minuti ferma alla Stazione di Wien Simmering per poi riprendere la
corsa senza altre fermate. La campagna scorre lentamente, molto
lentamente, alla fine occorerà un’ora per raggiungere Bratislava.
Dopo circa 45 minuti di viaggio,
mentre studiavo la cartina della città con attenzione odo una
terribile voce pronunciare qualcosa di orrendo, alzo gli occhi e mi
trovo davanti due Poliziotti Slovacchi. Ma dove diavolo sono saliti
che il treno non ha fatto fermate da Vienna ?
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Un
uomo ed una donna, con divise che sembrano quelle antisommossa della
Polizia di Parigi, con enormi pistole alle cintole e dei cappellini
da ciclisti in testa, la prima cosa che mi viene in mente di fare e
di aprire il portafoglio ed allungare la carta d’Identità. Un
poliziotto la prende, la osserva, pronuncia un “Danke”, me la
restituisce e sparisce nella carrozza successiva. L’entrata
nella Stavione Halavna Stanica (pronuncia Halvna Stanìza, almeno
così dice l’altoparlante) avviene ad una velocità ridicola,
scendo e mi guardo in giro nell’edificio principale, accidenti, la
Stazione di Ciampino è due volte più grande, e pensare che questa
è la Stazione Principale della Capitale della Slovacchia.
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Prima
cosa da fare: acquistare biglietti bus. L’unico esercizio che li
vende è un chiosco all’esterno dove la signora non parla altro
che slovacco ma di sicuro non accetta euro, così sono costretto a
cambiare 10 euro all’ufficio della Stazione, a posteriori se non
fosse stato per le 18 korone del biglietto, equivalenti a circa 55
centesimi di euro, non avrei avuto alcun bisogno di cambiare valuta.
Io odio i paesi europei fuori dalla zona euro, se posso li evito
come eviterei un lebbroso con la peste. Acquisto
il biglietto e riesco, non so neanche come, a farmi dire che devo
prendere il tram numero 13 che fa capolinea alla stazione ed arriva
fino a Nam. L. Stura, pieno centro. |
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Bene,
individuo il tram, molto pittoresco, non esistono due tram dello
stesso colore ed il conducente indossa come divisa un paio di
bermuda ed una T-Shirt gialla, lo prendo, dopo circa 7 minuti arrivo
a destinazione, scendo e mi incammino verso il centro del centro
seguendo la mappa. Sono arrivato all’ingresso Sud del centro,
quello sul Danubio, che difatti si stende davanti al capolinea del
tram, quindi devo andare verso Nord, cosa che faccio, la mappa
purtroppo non riporta scale quindi non so quanto è grande il
centro, ma considerando la strada che faccio per raggiungere quella
che viene indicata sulla mappa come piazza principale comincio ad
avere un brutto presentimento.
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Si
concretizza quando dopo alcuni minuti sbuco su un enorme viale
dall’aspetto periferico che è il confine Nord del centro, ho
camminato in tutto 8 minuti. Sconsolato per quello che comincio a
capire essere un altro flop torno indietro e giunto sulla piazza
principale mi infilo nel Caffè all’angolo, mi siedo ed ordino un
cappuccino ed una Bomba Charlotta, un enorme fetta di torta farcita
con una crema allo yogurt e fragola. Il tutto per la non modica
cifra di 140 corone. Si tratta di soli 4 euro e 30 però siamo a
Bratislava e non
a Viale Libia !
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Marcello Salvi
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