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Vienna
(Vindobona)
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Parte Terza Hofbrug |
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Venerdì 3 Agosto
avrebbe dovuto essere una giornata campale nei miei piani, avevo
difatti programmato in mattinata la visita al Museo del Tabacco, poi
la visita all’Hofburg, l’assaggio della Sacher Torte Originale
all’Hotel Sacher, la caccia ai Landtabak, Normale e Spezial, il
Palazzo del Belvedere ed infine il mitico Prater. Mai nella mia
carriera di viaggiatore avevo programmato quello che si sarebbe
rilevato un flop così totale. Andiamo con ordine. Ore 9, esco
dall’albergo per andare al Museo del Tabacco, secondo il libercolo
che mi fa da guida, apre alle 10, quindi prendo la solita U6, alla
Westbahnhof cambio con la U3 e scendo alla fermata Volkstheater per
attraversare a piedi un altro pezzo di Ring ed infine quando mancano
20 minuti alle 10 arrivo davanti al numero 2 di Maria Hilfer Strasse,
dove ha sede il Tabak Museum, in un ingresso laterale del
Museumquartier. Il Museumquartier è
un enorme edificio con grandi cortili interni dove sono stati
sistemati tanti piccoli Musei secondari, una serie di ristoranti,
bar e negozi, appunto un piccolo Quartiere Museale. Proseguo di
qualche decina di metri verso un bar dove mi siedo al tavolo per
prendermi un bel cappuccino con cornetto alla marmellata con
simpatica signora che mi presenta il conto in italiano. |
Passate le
10 torno indietro, entro nel cortile interno e cerco l’ingresso
del Tabak Museum, cerco e ricerco e
non trovo nulla, alla fine mi decido ad andare alla
biglietteria generale e chiedo dove devo andare per dove devo
andare, la signorina con aria ghignante mi informa che il Tabak
Museum “It’s finished, denitively closed”. Quindi dopo avere
mancato la Galerie de la Seita di Parigi ho mancato anche il Tabak
Museum di Vienna. Mogio e sconsolato mi
dirigo verso l’Hofburg che si trova a meno di 800 metri e mi metto
in coda alla biglietteria dei Kaiserappartements, anche qui vengo
dotato di una macchinetta che parla in italiano e mi avventuro nella
visita della Residenza Invernale del Kaiser e di Sisi. Dapprima si
passa nella Silberkamer, una serie di stanze che custodiscono ogni
sorta di stoviglieria in argento, poiché sembra che alla corte
Asburgica si pranzasse solamente in piatti d’argento, poi una
serie di stanze ricolme di ceramiche da tavola, alcune talmente
inutili che non sono mai state usate perché, udite udite, “troppo
fragili per un uso normale”, poi si passa in una serie di ambienti
scuri e tetri dedicati a Sisi, mentre la macchinetta declama tutti i
motivi per i quali la visione che il mondo ha di lei è sbagliata. |
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Fa la descrizione di una povera pazza che si inventava cosmetici,
che passava 3 ore al giorno a farsi lisciare i capelli, che beveva
spremute di carne cruda e che essendo alta un metro e 72 pesava
solamente 45 chili ed infine dopo essere passati in una stanza che
contiene una copia del vestito che indossava quando venne uccisa a
Ginevra da un anarchico italiano, si passa a vedere gli appartamenti
del Kaiser, cupi e tristi proprio come quelli dello Schönbrunn e
dove la cosa più interessante, a sentire la guida nell’orecchio,
è la tazza del cesso che Sisi si fece costruire appositamente e che
“potete osservare nello stanzino alla vostra destra ricavato nel
corridoio”. |
Uscire dall’Hofbrug
è liberatorio e neppure la pioggerella sottilissima che cade
impercettibilmente mi dispiace. Mi siedo 10 minuti nella Minorite
Platze a esattamente 5 metri dall’ingresso del Palazzo del
Presidente della Repubblica Austriaca, sotto lo sguardo torvo delle
due guardie all’ingresso e sconsolato mi dirigo nuovamente verso
il Rathaus che dall’altra parte della strada, lo supero e mi
infilo nella Metropolitana, scendo a Stephanplatz e vado dritto
dall’Hotel Sacher, aspetto che la signorina mi trovi un tavolino
mi siedo ed ordino una fetta di Sacher abbinata ad una cioccolata
con panna descritta come Originale Sacher. Beh … se questa è la
ricetta originale io preferisco quello falsificata. |
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La fetta di
torta è minuscola, accompagnata da uno sbuffo di panna, sembra come
consistenza e sapore una merendina, la cioccolata invece sembra
niente altro che un latte al cacao, deluso pago ed abbandono il
luogo. Almeno il tabacco !
Sbagliato ! batto diversi tabaccai che non hanno l’articolo, anzi
non hanno proprio tabacchi da pipa, alla fine nell’Opernringpassage,
un sottopassaggio sotterraneo che collega il Ring alla Karls Platz
ed abitato da strani personaggi, trovo un tabacchino che ha qualche
busta di Spezial. Delusissimo scendo rapido nella metro e vado in
albergo prima di ripartire per svolgere il programma pomeridiano che
spero migliore ma che così non sarà.
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Marcello Salvi
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