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Le
partenze per il Belgio sono sempre caratterizzate da orari
antelucani che però fanno gioco perché permettono di avere
molto tempo a disposizione, in quest'occasione addirittura di
tagliare un giorno di viaggio e quindi risparmiare un centinaio
di euro che possono essere spostati su un'altra trasferta,
tuttavia questa volta la sveglia suona come un allarme antiaereo
nel cuore della notte e l'ora e dieci prevista per alzarsi,
svegliarsi e prepararsi sembra non bastare anche se alla fine
riesco ad uscire dal portone alle 03.52, in anticipo di tre
minuti sul previsto, giusto il tempo di attraversare il cortile
e la strada, insolitamente trafficata, ma è ancora sabato notte
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Il
viaggio fino a Fiumicino e come sempre abbastanza rapido ed
indolore, il parcheggio dell'aeroporto insolitamente libero, la
navetta passa subito, una fumatina pre ingresso e testiamo i
nuovi varchi di controllo appena realizzati, un caffè al bar
interno al terminal e senza colpo ferire è già ora di
imbarcarsi, una rapida occhiata intorno ci fa capire che non
sarà un volo affollato, ma una volta a bordo ci rendiamo conto
che quelli che sembravano pochi passeggeri sono ancora meno
sparsi per la lunghezza della carlinga, i due posti accanto a me
sono vuoti, così le 4 file alle mie spalle, sul fondo
dell'aereo non c'è quasi nessuno.
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L'aereo
decolla tra le nuvole nere e balla un po', poi esce al Sole e si instrada
verso nord, grazie ai potenti mezzi in dotazione verifico un'altezza
massima di 11.420 metri sulla verticale di Piombino e mi accorgo che forse
questa volta il volo durerà meno del solito, difatti viaggiamo molto
radente la costa, che mi fa supporre che la rotta sarà più diretta delle
volte precedenti, difatti invece di passare tra Berna e Digione passiamo
tra Berna e Zurigo, decisamente più ad est, il risultato è un volo di
solamente un'ora e 35 minuti invece delle classiche due ore e 5 minuti,
tempo risparmiato che ci risulterà preziosissimo !
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Sbarcati
ci dirigiamo rapidamente verso le viscere dell'Aeroporto, alla
Stazione interna, cerco di fare i biglietti alle macchinette
automatiche che però rifiutano la Legio Card, problema che sperimentano anche una comitiva di allegre francesi ed una coppia
italiana, mi dirigo quindi alla biglietteria umana dove la Legio
Card viene tranquillamente accettata. Grazie al volo più corto
riusciamo a prendere il treno per Anversa delle 08.53 invece di
quello previsto delle 09.53, un'ora di vantaggio che in una
situazione simile è oro puro.
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Marcello
Salvi
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