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Le
ultime serate nei nostri viaggi, soprattutto dopo una vittoria,
sono sempre state caratterizzate da una bella mangiata ed una
piacevole passeggiata, ma a volte variare non è un problema, in
ogni caso usciti dall'Hotel, fatte due svolte ci troviamo
davanti ad un ristorante su un vialone periferico, Giovanni ed
io ci opponiamo fermamente, non tanto per il ristorante in se ma
per come è avvenuta la scelta, in sostanza non c'è stata,
decidiamo quindi di tornare al porto sicuro, ma per farlo
prendiamo il tram, nonostante disti solamente mille metri,
purtroppo lo troviamo chiuso, il che fa pendant con il mio
precedente passaggio a Vienna, anche all'epoca lo trovai chiuso
l'ultima sera.
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Ci
accontentiamo dunque del ristorante sull'altro lato della
strada, per fortuna questa volta non ci sono state obiezioni
come la sera precedente, la cena fila liscia, anche senza essere
esaltante, alla fine, mentre sul marciapiedi cercavo la pipa in
tasca da caricare vedo il gruppo mettersi a correre, senza
sapere per quale ragione d'istinto corro anche io e senza
volerlo mi ritrovo sul tram (di nuovo ?), guarda Giovanni che ho
davanti e gli chiedo "Ma perché abbiamo preso il
tram?" e lui mi risponde, incarnando perfettamente il mio
pensiero: "Eccheccazzo ne so ! Io 'na fumatina e 'na
passeggiata me la sarei fatta volentieri !".
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Comunque
... scesi dal tram ci avviamo in albergo, Giovanni, Enzo ed io
procediamo sulla via maestra caricando le pipe, sento qualcosa
alle mie spalle, Enzo si gira, il resto del gruppo preferisce
infilarsi nei vicoli per risparmiare 50 metri di strada, noi li
ignoriamo e procediamo sulla principale. Quando arrivo in camera
manca ancora molto alle 23, che vergogna, non si era mai vista
un'ultima serata così corta !
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Marcello
Salvi
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