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La cattedrale metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
La chiesa fu eretta nel 1184 dall'arcivescovo Gualtiero Offamilio sull'area della prima basilica. Per breve periodo la chiesa fu, successivamente, anche trasformata in moschea, quando i saraceni avevano invaso
Palermo, composta da diversi stili, ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti. L'ultimo più ponderoso è stato alla fine del Settecento, quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l'interno su progetto di Ferdinando Fuga. |
Nel
1767, l'arcivescovo Filangieri commissiona a Ferdinando Fuga un
restauro conservativo dell'edificio, teso solamente a
consolidarne la struttura. I lavori ebbero inizio solo dal 1781,
eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano Giuseppe Venanzio
Marvuglia e durarono fino al XIX secolo inoltrato. I rifacimenti
del Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali
dei progetti dell'architetto fiorentino, che pensava invece di
conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle
navate e l'originario soffitto ligneo. Il restauro intervenne a
cambiare l'aspetto originario del complesso, dotando la chiesa
della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo i
disegni del Fuga.
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Fu
in quest'occasione che si distrusse la preziosa tribuna che
Antonello Gagini aveva innalzato all'inizio del XVI secolo e che
era ornata di statue, fregi e rilievi. Anche le pittoresche
cupolette maiolicate destinate alla copertura delle navate
laterali risalgono al rifacimento del 1781. In questa
cattedrale, sintesi di storia e di arte dell'ultimo millennio in
Sicilia, oltre ai sovrani normanni, furono anche incoronati
Vittorio Amedeo II di Savoia. La prima chiesa viene costruita nel IV secolo. Nel 604 la cattedrale è consacrata alla Vergine Maria, di cui è pervenuta, probabilmente, la cripta, a pianta basilicale e forma quadrata.
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Nel 831 i saraceni conquistano e saccheggiano Palermo, e trasformano la cattedrale in una moschea, ma nel 1072 i normanni restituiscono la chiesa al culto cristiano. Nel 1184-1185 è completata la ricostruzione della nuova cattedrale, voluta dall’Arcivescovo Gualtiero
Offamilio. La chiesa fu modificata ancora più volte, ma lo sviluppo in pianta della nuova cattedrale risenti sempre dei forti influssi religioso-architettonici precedenti.
La facciata principale sulla via Bonello presenta decorazioni dovute a maestri lapicidi trecenteschi e quattrocenteschi.
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L'aspetto goticheggiante deriva dalla presenza delle torri a bifore e colonnine e dalle merlature ad archetti che corrono lungo tutto il fianco destro della costruzione.
Il fianco destro della costruzione, con le caratteristiche torrette avanzate e l'ampio portico in stile gotico-catalano (l'attuale accesso), eretto intorno al 1465, si affaccia sulla piazza. Il portale di questo ingresso è opera di Antonio
Gambara, eseguita nel 1426, mentre i battenti lignei sono del Miranda (1432). La Madonna a mosaico è del XIII secolo; i due monumenti alle pareti, opere del primo Settecento, rappresentano Carlo III di Borbone a destra e Vittorio Amedeo II di Savoia a sinistra.
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La parte absidale stretta fra le torricelle è quella più originale del XII secolo, mentre la parte più manomessa è il fianco sinistro. La facciata sud-occidentale, che guarda l'arcivescovado, va riferita ai secoli
XIV-XV.
La
descrizione dell'interno sarà effettuata più avanti.
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Marcello
Salvi
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