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Seguendo
la vetusta mappa grande come un francobollo presente nella mia
guida vecchia di più di 20 anni, cerco di dirigermi verso il
centro della cittadina, cosa peraltro non difficile sia per le
dimensioni ridotte dell'abitato che per l'evidenza del percorso
tracciato da gruppi di turisti. Il tutto è bel concentrato in
due lunghe e larghe vie, una che porta verso una porta di stile
tardo medievale ed un'altra che porta verso una piccola Porta di
Brandeburgo, entrambe le vie sono costellate di negozietti e
ristoranti. |
Per
prima cosa mi accanisco nella ricerca di una copisteria, che
culmina in una viuzza laterale in un Copy Shop, risolta la
pratica e dal momento che il cielo continua ad essere grigio
procedo senza indugio verso il Parco del Sansouci che si trova
poco distante, tuttavia il Viale che collega l'ingresso Est del
Parco al Neus Palais sul lato opposto è lungo esattamente due
chilometri e vedendoli in linea, da un capo all'altro, sembrano
molti di più, soprattutto dopo averne fatti già circa 3 dalla
Stazione al cancello d'ingresso. La passeggiata, condita anche
da alcune deviazioni nei viottoli laterali, allietata da
incontri con scoiattoli, è piacevole.
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Peccato
che a circa due terzi della camminata il cielo da grigio diventi
nero e cominci a cadere qualche goccia di pioggia, prosegue
imperterrito, anche perché circa 600 metri avanti a me c'è il
Neus Palais, mentre alla spalle ho circa 1400 metri di viale
aperto e boschi attrattori di fulmini, giunto sul piazzale esterno
del Palazzo ha smesso di piovere, non ho voglia di entrare, ho
anche paura di rimanere bloccato dentro da un rovescio, quindi di
corsa riprendo la strada del ritorno, coscio del fatto che mi
aspettano 4 chilometri fino alla successiva possibilità di riparo
sotto una tettoia.
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La
camminata avviene a passo di corsa, impiego meno di 20 minuti
per guadagnare l'uscita del parco posta a quasi 3 chilometri dal
punto di partenza ed altri 10 minuti per coprire il restante
chilometro e mezzo fino al Viale pieno di ristoranti, negli
ultimi 500 metri sono costretto ad accelerare il passo perché
ha ricominciato a piovere, pioggia sottile, ma minacciosa.
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Marcello
Salvi
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