| |
|
|
|
|
Era una notte dopo
Madrid, fine Novembre, in cerca di un’idea per il mio viaggio estivo da cinque giorni girovagavo di sito in sito alla ricerca di una meta, un posto dove non ero mai stato, da esplorare, tra le varie mete avevo incluso anche Berlino, da anni la includevo, poi c’era sempre qualche altra città che la sopravanzava, ma questa volta quando su un noto sito di viaggi l’offerta includeva un Hotel in Alexander Platz la scelta si faceva da sola, già mi risuonava nella testa la voce di Milva che mi aveva ossessionato durante le scuole medie, quel grido mi rimbombava nella mente mentre inserivo i dati della carta di credito per accaparrarmi
l’offerta. |
Una cifra quasi ridicolmente imbarazzante, sebbene pagata per intero con ben nove mesi d’anticipo, ma Berlino, più voli
Lufthansa, più Alexander Platz non ammettevano repliche, ormai era fatta, per il 2012 vacanze a Berlino Est.
La partenza in tarda mattinata è scomoda per i miei gusti, mi
distrae, così appena uscito dal cancello del Condominio mi
fermo ad un Nasone (tipica fontanella Romana) per riempire di
acqua la bottiglia da due litri che tengo sempre in macchina e
per fare due foto ai passerotti che si rinfrescano. Nove mesi
avere pagato l'intero viaggio dopo mi ritrovo al Gate 16 di Fiumicino, lo stesso da cui lo scorso anno partii per Nizza, in attesa di imbarcarmi su un volo Lufthansa per Berlino
Tegel. |
|
|
Aeroporto diverso da quello previsto poiché gli efficientissimi prussiani sono stati costretti a rinviare di 18 mesi l’apertura del nuovissimo aeroporto costato due miliardi e mezzo di euro perché al collaudo l’impianto antincendio non funzionava ed i difetti erano tali da non essere ripristinabili, va rifatto da capo, complimenti alla nordica efficienza !
Il volo, inizialmente devastato da un neonato di due mesi proprio sul sedile davanti al mio, al quale sembra abbia montato nell’ugola delle trombe da stadio, procede poi molto tranquillamente con spuntino offerto dalla compagnia
aerea.
|
All’arrivo sono fortunato perché raggiungo la fermata del
Txl, il bus che collega Tegel ad Alexander Platz 30 secondi prima che parta, mi scarica a duecento metri
dall’Hotel, dove faccio venti minuti di fila per essere registrato e mi assegnano, in anno olimpico, la camera 1936, l’anno delle olimpiadi di Berlino, al 19° Piano, che l’ascensore copre in 15 secondi netti.
Vai
alla Seconda Parte ------->
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Marcello
Salvi
|
.
. |