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Nonostante
la sveglia l'abbia fissata alle 09.30 ad un certo punto apro gli
occhi, è quasi giorno, l'orologio segna le 07.20, guardo fuori
dalla finestra rettangolare e vedo la Tangenziale di Lille
deserta e ricoperta di neve, mi guardo in giro e giudico di
essere pienamente sveglio, non vedo motivo di sprecare tempo,
con calma mi preparo, sistemo tutto ciò che mi serve per la
giornata sul letto e chiudo la valigia, alle 07.50 scendo a fare
colazione, esagero perché non cosa ci aspetta durante la
giornata e comunque ho deciso di fare un giro mattutino per
Lille e fa decisamente freddo, quindi qualche caloria in più
non guasta.
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Alle
08.20 esco dall'Hotel, verifico subito che la strada è intonsa
e che i marciapiedi sono unica lastra di ghiaccio, dovrò fare
molta attenzione, c'è un silenzio irreale, non un suono, un
motore, un rumore di passi, solamente, a tratti, il vento che
fugge tra i palazzi. Cerco di dirigere a naso verso il centro
della città facendo conto sulla mia memoria e sulla mappa
brevemente osservata appesa nella Hall dell'Hotel, in ogni caso
la preoccupazione principale è tenere a mente le svolte per
assicurarmi un facile ritorno, non è difficile, dopo avere
superato un Allée, cioé una strada pedonale, intravedo il
vialone del giorno prima, lo guadagno ed in un attimo mi trovo
al Grand Palais. |
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Qui
c'è qualche persona intabarrata che cammia con circospezione e
poche macchine che si muovono al rallentatore, sopra i tetti dei
palazzi scorgo la guglia di un Campanile e lo prendo come
riferimento, dirigerò lì, supero un paio di semafori e mi
inoltro nel quartiere adiacente, cammino per almeno un quarto
d'ora finché non arrivo ad un monumento ai deportati e subito
dopo una chiesa ed una grande piazza su cui svetta il Campanile
che cercavo, sono sul retro del Municipio.
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Marcello
Salvi
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