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Dotati
della scarna mappa fornitaci dal portiere ci
avventuriamo sul Viale principale, alle spalle dell'albergo
che taglia in due Liegi, verificato che
sulla destra non c'è nulla se non la Stazione Ferroviaria
decidiamo di buttarci a sinistra, verso il centro e così dopo
dieci minuti buoni di cammino arriviamo in una zona piena di luci
e di gente, dove sembra esserci ancora qualche negozio aperto, su
una grande piazza osserviamo quello che dovrebbe essere il Palazzo
di Giustizia e rischiamo di farci investire da una macchina della
Polizia che decide di tagliare il traffico salendo sul nostro
marciapiede a sirene spiegate, in
fondo alla Piazza svoltiamo a destra per la Rue Leopold, dove nacque Simenon. |
In fondo alla quale dovremmo trovare la
Mosa, il fiume di Liegi, così è infatti, ci ritroviamo su un
Ponte in pietra con statue nelle arcate e davanti a noi una lunga
sequenza di ponti cangianti, le loro luci infatti variano
continuante dal bianco, al giallo, al verde, al viola.
Attraversato il Ponte arriviamo fino al successivo, pedonale, per
metà stranamente transennato, guadiamo il fiume e per altre vie
torniamo verso l'albergo, ormai alla mezzanotte manca poco,
comunque si diamo appuntamento per 07.00 per un ulteriore
supplemento.
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