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I locali sono tanti, molti però espongono chiaramente un
cartello che indica la chiusura della cucina alle 13.30,
assurdo, è già l’una e quando mi stavo arrendendo all’idea
di buttarmi su un semplice e triste pezzo di pizza a taglio, in
una specie di slargo davanti la Chiesa di St Jacques vedo un
localino che mi ispira, mi infilo, mi appioppano l’ultimo
tavolo rimasto, in un angolo, scomodissimo, ordino una
pissaladiere, cioè una focaccia ricoperta di cipolle ed olive
nere tipica del luogo ed una Salade Nicoise, un’insalata
nizzarda, in pratica una specie di misticanza arricchita con
uovo sodo, tonno ed alici, una goduria.
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