| |
|
|
|
|
Raggiunta
la Tour Montparnasse bighellono un po’ nel centro commerciale alla
sua base e vado a fare un giro alla Gare Montparnasse, la Stazione
Ferroviaria più nuova e moderna di Parigi, alla fine mi stanco e
decido di andare comunque in Aeroporto dove arrivo con sole quattro
ore di anticipo sul volo, mi siedo nella lunga sala d’aspetto con
poltrone inondate dal Sole, mangio dei biscotti che avevo nella
borsa e quando decido di alzarmi per raggiungere la terrazza
panoramica per fumarmi qualcosa sento una signora che mi apostrofa:
“Monsier, votre casquette !”
|
Mi
giro e vedo il cappello comprato solamente la sera prima a Bruxelles
sul pavimento, per mangiare lo avevo tolto e posato sulle gambe ed
alzandomi mi era caduto senza rumore, come qualche giorno prima sul
bus, solamente che qui non c’erano italiani a fare finta di
niente, voilà la différence ! Sulla
terrazza è piena di hostess e piloti che fumano, un po’ triste
invero come spettacolo e non è che si vedano molti atterraggi e
decolli visto che le piste sono ben lontane dal terminal. Decido
di passare i controlli visto che in quel momento il display indica
come tempo d’attesa al mio gate 1 minuto, ed in effetti mi sbrigo
rapidamente.
|
|
|
Raggiunta la sala circolare che da accesso ai finger ne
approfitto per sfruttare i 15 minuti di connessione gratuita
dell’Aeroporto e naviga un po’, poi mi metto in fila ed attendo
senza sapere che manca un ultimo brivido prima della partenza. Documento,
carta d’imbarco e via sul finger in attesa che uno alla volta si
salga sull’aereo, ma d’improvviso metto la mano nella tasca
interna della giacca per prendere la macchina fotografica e fare una
foto dal finestrino del corridoio aereo e non la trova, eppure
solamente dieci minuti prima avevo fatto delle foto dalle finestre
della sala d’imbarco, mi convinco che me l’hanno rubata ma
immediatamente ci ripenso, ho fatto le foto quando ero già in fila,
chi me l’avrebbe rubata ?
|
Altri passeggeri del mio stesso volo ?
Torno indietro convinto di averla lasciata appoggiata sul sedile,
gli addetti mi fanno uscire dopo avermi trattenuto la carta
d’imbarco, controllo ovunque ma nulla, abbandono la ricerca e
rientrando denuncio lo smarrimento della macchina fotografica al
funzionario presente all’imbarco, poi mi precipito sul finger
prima che mi chiudano fuori, infuriato per avere perso le quasi 800
foto scattate, che mi interessano immensamente più della macchina e
mentre corro sento qualcosa ballonzolare nel taschino della camicia,
infilo la mano ed agguanto la macchina fotografica.
|
|
|
Eevidentemente,
inavvertitamente, nel metterla nella tasca interna della giacca era
invece scivolata nel taschino della camicia.
Solamente
un equivoco che però mi ha costretto a perdere tempo e così quando
salgo a bordo devo accontentarmi di quel che c’è, giusto un posto
in fondo accanto a due signore francesi, molto eccitate dall’idea
di andare a Roma che durante il viaggio mi offrono anche delle
caramelle alla fragola.
<-------
Vai alla Trentseiesima Parte
Vai
alla Trentottettesima Parte ------>
|
|
|
|
|
|
|
|
|
arcello
Salvi
|
.
. |