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Giusto
il tempo di svuotare le tasche dai documenti di viaggio e Nicola
ed io usciamo alla ricerca di un taxi, che fermiamo direttamente
sulla strada a poche decine di metri dall'Hotel, per farci portare
alla Praça do Comércio, dove abbiamo appuntamento con gli altri
sotto il Monumento che si trova al suo centro, a posteriori potrò
dire che questa è l'unica cosa che ho visto di Lisbona e neppure
per intero, in ogni caso il viaggio dura pochi minuti e la spesa
è ridicola, la prima cosa che facciamo è entrare in un bar sotto
un portico e prenderci un café, abbiamo qualche minuto prima
dell'appuntamnto e ne approfittiamo quindi per una piccola sosta. |
Il
gruppo si ricongiunge in perfetto orario e come prima cosa si
decide di fare un giro nella via principale, che parte dal grande
Arco che si apre tra i palazzi, la strada lungo e larga, pedonale,
è una lunga sequela di bar e locali per turisti, rivendite di
souvenir e pseudo tabaccai che però vendono quasi esclusivamente
sigarette e tabacchi improbabili, visto che ne sono sprovvisto
prendo una scatola di Fleur de Savane, sigaretti francesi
potabilissimi, l'intenzione sarebbe poi quella di prendere uno dei
famosi tram di Lisbona ed inerpicarci su per le colline ma ci
troviamo di fronte a vari ostacoli inattesi ed insuperabili. |
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Il
primo è il numero del tram da prendere, sembra che a Lisbona
esistano solamente i numero 28 che poi cambiano percorso a seconda
di quello che hanno scritto nella finestra sul conducente, così
riuscire a capire quale bisogna prendere diventa una sciarada
irrisolvibile, altro problema è la sparizione delle Signore,
infilatesi in un negozio di souvenir senza preavviso e riapparse
dopo mezzora abbondante, ma l'ostacolo maggiore è stato la ressa
alle fermate per prendere questi tram, piccoli e scomodi, il tutto
aggravato dall'ora di punta, cosa che ci ha fatto rinunciare
all'impresa, anche se a malincuore. |
E
come se non bastasse improvvisamente il Sole ha lasciato il posto
alle nuvole e nel giro di pochi minuti la pioggia ha cominciato a
tempestarci, non ci è rimasto altro da fare che infilarci
rapidamente in un locale accanto alla fermata dei tram.
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Marcello
Salvi
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