Il ritmo di Barcellona è diverso dal nostro e noi ci adeguiamo, scendendo il Passeig de Gracia verso Placa de Catalunya accendiamo le nostre pipe e ci muoviamo con calma, molta calma, attraversiamo la Piazza, imbocchiamo l’Avinguda de la Portal de l’Angel e sempre molto lentamente raggiungiamo la Piazza della Cattedrale, ci infiliamo nei vicoli Medievali ed arriviamo fino a Santa Maria del Mar, dove ci ritroviamo in mezzo ad un matrimonio.

Rapida occhiata alla Chiesa e riprendiamo il cammino che ci porta sul Passeig de Colom, sul Mare non ci resta che imboccare la Rambla con la sua varia umanità e qualche assurdità, ma a questo punto siamo un po’ stanchi, la passeggiata è stata di quattro chilometri, andiamo avanti dalla mattina con un cappuccino ed un tramezzino, ci infiliamo in un supermercato e prendiamo un po’ d’acqua e qualche gelato, pausa sui gradini di una specie di fontana e poi riprendiamo il cammino che è ormai alla fine, difatti la Placa Reial, dove ha Sede il Club del Barcellona, nostra ultima meta, è a due passi.

E’ proprio davanti al portone del Club che ci ritroviamo casualmente con Cinzia ed Enzo. Entrati nel Club bisognerebbe fare un ampio discorso sulle differenze tra Italia e Spagna e sul fatto che un Club come quello del Barcellona, probabilmente in Italia, a meno di casi eccezionali, è assolutamente impossibile persino da concepire teoricamente, ma siccome siamo ancora stanchi ci adagiamo sui comodi divani della Sala Borkum Riff e ci mettiamo a fumare in Santa Pace.

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