|
Il
primo impatto è duro, pioggia, pioggia, pioggia, non si sa bene
dove andare, non al Chiostro, ormai non più casa della Festa della
Pipa, non per le strade, dove non si vede nessuno, neppure i
cagliesi, ci si guarda intorno davanti al teatro, si vede una pipa
uscire da un portone, lo si raggiunge e li immediatamente si trova
il banchetto delle iscrizioni alla gara, facciamola subito così ci
riprendiamo anche un po' dalla corsa sotto l'acqua, espletata la
formalità ci rendiamo conto della nuova organizzazione, i banchi
dei pipemaker sono ora disposti all'interno degli androni di alcuni
palazzi nobiliari, sparpargliati per tutta la città. |
Rapida occhiata e subito si
trova il banco di Vilma, quello di Enzo, di Enricoro, di Romeo, di
Mario Grandi. Alla fine la
pioggia la fa da padrone e la nuova disposizione non aiuta, la
voglia di uscire sotto la pioggia è nulla e dunque si rimane dove
si è arrivati e null'altro si vede.
<------
Vai alla Prima Parte
Vai
alla Terza Parte ------>
|
|