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On
the Streets of Madrid
28.07.2008
- 01.08.2008 ---
Prima Parte ---
Mare
Nostrum
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Considerando
che l'Estate è generalmente periodo di riposo, anche per i voraci
lettori di internet e considerando che sarebbe un peccato pubblicare
in Agosto, periodo abbastanza morto, articoli intopici troppo
interessanti, proseguiamo nella tradizione di andare alla scoperta
di città che ci sono vicine o per motivi storici, lo scorso anno
furono le figlie di Roma (Lione, Marsiglia, Vienna, Bratislava) o
per quelle che possiamo definire affinità intellettive. Eccoci
dunque una calda, caldissima, bollente mattina di Luglio nell'hangar
partenza di Ciampino in attesa del nostro volo per Madrid.
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Molti
mi hanno chiesto: "Ma perché Madrid ? Non ci vai tutti gli
anni per la Fumada del CAP ?", vero, però riesco sempre a
vedere poco perché le attività del Club in quei giorni sono
totalizzanti e dunque, tranne che nel lontano 2005, riesco sempre a
dare solamente una sbirciata, ma questo non è il mio modo di
viaggiare, il mio modo è diverso, quindi mi sono ritagliato questi
cinque giorni "al massacro", come piace a me. La cosa che
più mi spaventa in attesa del volo è il caldo, a Roma si brucia ed
a vedere le previsioni a Madrid le temperature sono ancora più
alte, temo che il caldo possa limitare le mie attività.
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In
realtà non sarà così visto che a Madrid l'umidità media è del
15% contro il 75% di Roma, il Sole brucia la pelle ma non si suda e
tutto è più facile, inoltre gli Spagnoli hanno una vera adorazione
per l'aria condizionata e sanno anche usarla a dovere visto che
nella maggior parte dei casi la sua presenza è quasi
impercettibile, ci si accorge che c'era solamente quando si esce dai
locali e ci si scontra con il calore del Sole allo stato solido.
Comunque pronti via ... non si parte, sono vittima di un curioso
siparietto che scomoda una ridda infinita di norme di sicurezza. |
Un
passeggero, nonostante abbia imbarcato la valigia non si è
presentato al gate, l'addetto di terra viene a cercarlo direttamente
sull'aereo, sta di fatto che non si parte, le norme prevedono che o
il passeggero sale sull'aereo o la sua valigia scende, i due non
possono viaggiare separati, dopo mezzora di vane ricerche la
decisione è presa, torna la rampa, si apre il vano bagagli e si va
alla ricerca della valigia abbandonata, alla fine si decolla con
cinquanta minuti di ritardo che non incideranno molto sulla giornata
ma un po' le fanno girare comunque. Pochi minuti e passiamo
sull'Aeroporto di Fiumicino lasciandoci alle spalle la Foce del
Tevere e le Italiche coste.
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Venticinque
minuti e passiamo sopra Alghero, poi Maiorca e le Baleari, Valencia
e finalmente la Costa Spagnola, un po' di virate a vuoto prima
dell'atterraggio, probabilmente per prendere tempo ed infine
atterriamo al Barajas, serviranno undici minuti di volo a terra per
arrivare dalla pista al Terminal uno, ora non resta che un po' di
Metropolitana per raggiungere l'ormai abituale Puerta del Sol Vai
alla Seconda Parte ------> |
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Marcello
Salvi
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