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Come
le mattine precedenti ripeto il rituale del bagno in piscina e della
colazione, oggi inizia il 75° RTDA e sono emozionato per questa nuova
esperienza professionale. Come
ogni anno gli espositori del mondo della pipa sono tutti riuniti nel Pipe
Pavilion debitamente indicato dalla struttura metallica che avevamo
montato il giorno precedente. La
prima giornata è quella più importante in molti casi è proprio
questo primo giorno quello che segna la riuscita o meno dell’evento
sia in termini economici per gli espositori sia in fatto di affluenza
di pubblico, quindi di riuscita dell’evento dal punto di vista degli
organizzatori.
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A
differenza del Pipe Show di Chicago questo evento è dedicato solo ed
esclusivamente agli addetti ai lavori ed infatti nel 90% dei casi la
merce esposta non è in vendita ed è una piccola tortura vedere tanto
ben di Dio e non poter comprare nulla è pur vero che molti sono gli
omaggi che si possono ricevere. Dalle
voci che sento sembra che gli americani vogliono che lo show venga
tenuto solo ed esclusivamente a Las Vegas per gli ovvi motivi legati a
questa città dei balocchi nata in mezzo al deserto, ed infatti da
come sento alcuni tra espositori e visitatori sembrano aver boicottato
questa edizione texana.
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La
prima giornata devo dire che scorre in maniera frenetica anche se non
mancano gli spazi di tempo per un giro fra i moltissimi stand e la
possibilità di scambiare quattro chiacchiere con gli altri
espositori. Durante il primo
giorno conosco il distributore americano della Visconti, famosissima
ditta italiana specializzata nel settore delle penne, lo stesso
distributore oltre ad avere una passione per la musica metal, passione
che condividiamo entrambi, ci invita alla partita di baseball tra la
squadra cittadina degli Astros e i Cubs di Chicago che si svolgerà
nel vicino stadio della Minute Maids.
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Questa
prima giornata scorre via molto velocemente e finalmente arriva
l’ora di andare allo stadio, con mia grande sorpresa mi accorgo che
lo stadio è interamente climatizzato e quindi assisto alla partita in
un ambiente veramente fresco, cosa gradita visto il caldo e l’umidità
esterni a volte insopportabili. La
partita non è stata molto movimentata anche se non mi è dispiaciuto
assistere a questo incontro.
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Gli
episodi particolari al di fuori della partita sono stati il giuramento
di alcuni futuri Marines cosa che mi ha fatto vedere come veramente
gli americani sentano l’amore per la patria e per i loro soldati
impegnati nelle varie missioni per il mondo ed in particolare quella
irachena e lo spirito genuino dello sport infatti non ci sono problemi
tra le varie tifoserie avversarie tanto che i supporters delle due
squadre erano seduti gli uni accanto agli altri e più che una partita
sembrava un evento per famiglie.
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Devo
dire che a conti fatti è stata davvero una gran bella serata ma
soprattutto finalmente ho visto che a Houston oltre ai partecipanti
dello show erano presenti anche altre persone. Durante
gli altri giorni dello show ci sono stati episodi interesanti da
citare la visita allo stand McClelland dove sono stato riempito di
doni tabagiferi e pensare che ero andato li solo per prendere un
tabacco della serie Grand Orientals, la cosa simpatica è che alla mia
richiesta di un solo tabacco quasi si sono offesi ed infatti me ne
hanno data una busta piena.
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Altra
situazione degna di nota è stata la cena con il Direttore della
Dunhill di Londra e il Rappresentante di Music City Marketing,
distributore Dunhill per gli USA, persone simpaticissime con cui ho
trascorso il resto della serata in allegria, è chiaro che si è
parlato di pipe ma la cosa più importante è stata quella di aver
conosciuto la personalità ed il pensiero degli uomini che stanno
dietro queste grandi realtà, serata davvero memorabile.
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Devo
dire che sia a Chicago che qui a Houston ho avuto modo di incontrare
diversi personaggi legati sia alla pipa che al tabacco e la cosa che
ho preferito fare è stata quella di conoscere meglio queste stesse
persone dal punto di vista umano, onestamente andare li e bersagliarli
solo ed esclusivamente con mille domande legate al loro lavoro non mi
sembrava cortese, ed infatti la cosa è stata molto apprezzata di
conseguenza ho imparato ad apprezzare ancor di più le loro creazioni.
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Come
c'è un inizio cosi c'è una fine, arrivare all’ultimo giorno
dell’evento è stato un soffio, come sempre quando tutto finisce un
velo di tristezza cresce nel cuore di tutti i partecipanti, dopo la
fase di chiusura dell’evento si è passati a quella più triste dei
saluti con la promessa di rivederci l’anno prossimo. A
conclusione di tutto mi rimangono i bei ricordi e le emozioni vissute
durante questi giorni texani insieme agli amici italiani e americani e
soprattutto è arrivata l’ora delle tanto agognate ferie che mi
attendono fra circa 12 ore di volo.
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