| |
|
Marsiglia
(Massilia)
|
Marsiglia
Parte Prima |
|
|
Il
4 Luglio la sveglia suona alle 6.30, tiro le tende e sopra Lione
trovo un cielo livido e minaccioso molto più che nei giorni
precedenti, grosse nuvole nere si stanno addensando sulla città. Mi
vesto rapidamente e rapidamente mi infilo nella Metro per andare
alla Stazione della Part Dieu dove alle 8.18 devo prendere il TGV
proveniente da Ginevra e diretto a Marsiglia. Mi imbatto nelle orde
di lionesi che vanno al lavoro, un incubo, sembra di stare a New
York, nei cunicoli che vanno dalla Metro alla Stazione sembra si sia
riversato il mondo intero e quando finalmente riesco a ricavarmi un
posticino al bar per prendermi un cafè creme ed un pain au chocolat
sono già le 8. |
Il
treno arriva puntualissimo, l'altoparlante annuncia 5 minuti di
sosta, trovo il mio posto e mi accomodo. Sui treni francesi, a
differenza che sui nostri Eurostar i posti sono larghi e ben
spaziati e quindi si viaggia comodi, un po' come sul vecchio
Pendolino ETR 450. Il treno impiega dieci minuti ad uscire
dall'intrigo del sistema ferroviario di Lione ed appena è fuori si
sente uno strappo secco, una specie di urto, e la velocità prende
ad aumentare, dopo 5 minuti il rumore classico del treno è
sostituito da un sibilo, il sibilo del convoglio che taglia il
vento, il panorama scorre velocissimevolmente, il tempo preso tra
due paline chilometriche mi dice che viaggiamo poco sopra i 300
orari. |
|
|
Forse
dormicchio un po', vengo destato dall'altoparlante che annuncia che
ci stiamo approssimando ad Avignone dove faremo 3 minuti di sosta,
finito l'annuncio il treno sembra impattare qualcosa, la velocità
rallenta vistosamente ed il sibilo sparisce, dopo 5 minuti entriamo
a passo d'uomo nella Stazione di Avignone TGV che come tutte le
stazioni dedicate ai TGV è stata costruita fuori dalla città per
permettere al treno tempi di rallentamento ed accelerazione minimi.
Vedo molte persone che si catapultano fuori dal treno per fumare una
sigaretta, poveretti, mentre sul binario un ragazzo dall'aspetto
arabo compone un SMS indossando la maglia della Roma.
|
Noto
che su Avignone il cielo non è così cupo come a Lione.
Si riparte, in breve il treno viaggia nuovamente avvolto dal sibilo
e puntualmente finisce la sua corsa alla Gare St. Charles di
Marsiglia. Il cielo di Marsiglia è limpido e azzurro ed il Sole
picchia senza pietà. Non esco neppure dalla Stazione, faccio la
tessera giornaliera della Metro e mi infilo nei cunicoli, ho
pianificato una visita accurata. Prima tappa il Palais Longchamp
nella zona zord. Il Palais in realtà è una sorta di immensa
fontana che fa da ingresso principale al Parco dentro il quale si
trova il Giardino Zoologico. Salendo le scale che portano al Parco
mi rendo conto che stamattina il Mistral, il vento di Marsiglia,
tira che è un piacere. |
|
|
Il
giro per il Parco è rapido anche perché non è niente di speciale
tolta la grande fontana, scendo sulla strada per prendere il Tram,
ho studiato bene le cartine prima di partire, da qui posso arrivare
con una sola linea direttamente in centro ... peccato che proprio
oggi 4 Luglio la Società dei Trasporti di Marsiglia ha deciso di
partire con la nuova viabilità cambiando i numeri di quasi tutte le
linee, alla fine per fortuna trovo alla fermata una signorina della
società dei trasporti con un opuscolo e scopro che il tram ha
solamente cambiato numero, non percorso, quindi appena passa quello
giusto lo prendo e via verso la zona vitale di Marsiglia.
|
Dopo
numerose fermate scendo all'inizio di Rue de la Republique e qui
voglio fare una digressione. E' interessante notare come in ogni
città francese ci siano delle vie, strade, piazze con nomi fissi
che si trovano invariabilmente in centro, Rue de la Republique è un
classico, ma anche Place Jean Jaures e Boulevard Gambetta, un po'
come nelle città del Sud Italia, almeno una volta, non mancava mai
Via Roma e Piazza Umberto I. Torniamo a noi. Sceso dal tram svolto
per Boulevard des Dames e mi dirigo verso l'Arco di Trionfo, che non
si capisce bene cosa ci stia a a fare a Marsiglia ma visto che c'è
diamogli una sbirciata. |
|
|
Nella
Piazza dove si trova l'Arco c'è un mercatino Arabo, saranno dieci
venditori ma il baccano è infernale e mi viene da chiedermi come
deve essere un vero suk in un vero paese Arabo. A piedi attraverso
qualche strada e mi dirigo verso Les Vestiges, i resti dell'Antica
Città Romana di Massilia che ha dato origine all'odierna Marsiglia,
incredibile a dirsi le Rovine si trovano nel giardino di un centro
commerciale. Due passi, un angolo e sono al porto, che in realtà è
un bacino di attracco turistico visto che il porto commerciale vero
e proprio è stato da tempo spostato nella parte Ovest del Golfo
essendo quello originario diventato troppo piccolo.
|
Noto
subito la sagoma di Notre Dame de la Garde, la chiesa che domina
Marsiglia dalla collina e che si vede da praticamente qualsiasi
parte della città. Mi dirigo all'imbarco dei battelli per lo
Chateau d'If, la prigione di Montecristo, ma devo rinunciare a
malincuore, la gita tra andata, visita e ritorno mi porterebbe via 4
ore che non ho poiché voglio visitare per bene la città e di cose
da vedere ne ho ancora diverse. Quindi a piedi mi dirigo verso la
Cattedrale che si trova dall'altra parte del porto, su una specie di
altura e per raggiungerla tocca arrampicarsi su per delle strade in
salita e delle scale. Lungo la via incontro la chiesa di St. Laurent che sembra uscita dal
tempo e dalla storia. |
|
|
La
Cattedrale è una delusione, sia perché vista dal vivo non fa un
grande effetto sia perché è chiusa per restauri, quindi prendo la
strada che corre intorno alla piccola altura per fare ritorno al
porto, ma il Mistral tira modello Bora e rinuncio, torno sui miei
passi e rifaccio le scale che avevo fatto all'andata, che almeno
essendo incassate tra alti palazzi ed essendo perpendicolari al
vento non lo incanalano. A questo punto direi che la prossima tappa
deve essere Notre Dame de la Garde, dovrebbe esserci il bus numero
60 che si arrampica fino ad essa e che parte dalla lato opposto del
porto, quindi mi predispongono a rifare tutto il percorso a ritroso.
Il porticciolo è pieno di turisti dall'aria svagata che forse come
me si guardano in giro e cominciano a pensare che Marsiglia sia una
città sopravvalutata, molto ben venduta.
<-------
Torna alla Terza Parte
Vai
alla Quinta Parte -------> |
|
|
Marcello Salvi
|
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
. |