| |
|
Marsiglia
(Massilia)
|
Marsiglia
Parte Seconda |
|
|
Alla
fermata del bus 60 scopro che secondo l'orario passa ogni 40 minuti
ed è passato da appena 10 minuti, che fortuna ! Comunque i 30
minuti di attesa alla fermata, che poi diventeranno 25, non sono
sprecati, mi godo la vista normale di una certa particolare. Noto
subito che qui è difficile separare il francese dal non francese,
perché a parte gli americani, la cui origine gli si legge in
faccia, il resto della popolazione di Marsiglia sembra un misto
ormai consolidato di francesi del sud, arabi, italiani, corsi, una
sorta di nuova razza. I lineamenti sono tendenti all'arabo ed il
colore è appena olivastro e sembra siano tutti così. |
L'autobus
infine si arrampica strenuamente su per stradine ripidissime creando
dietro di se una coda di macchine impazienti, il viaggio dura poco
più di 15 minuti e quando arrivo sul piazzale della Chiesa mi rendo
conto che qui il Mistral si è incattivito, a malapena riesco a
camminare controvento per raggiungere la scalinata che porta dentro
il Santuario. L'interno è molto piccolo anche se graziosamente
decorato con marmi colorati, la cosa che noto subito e che mi
colpisce sono le funi che scendono dal soffitto alle quali sono
legati diversi modellini di navi. Notre Dame de la Garde,
letteralmente Nostra Signora della Guardia, detta anche del
"Buon Mare", è la Chiesa dei Marittimi e chi è scampato
ad una disgrazia marina porta qui un segno. |
|
|
Così
si vedono modellini di transatlantici, di pescherecci, di
rimorchiatori, persino di sottomarini che placidamente pendono dalle
volte attaccati a sottili spaghi. Il piazzale esterno è poi
ricoperto di quadrati di marmo a mo di ex voto e sembra che
sull'altro lato stiano ampliando la terrazza per fare altro spazio
alle placche marmoree. La Chiesa è tutto sommato recente,
inaugurata nel 1864, è ancora in fase di ammodernamento dopo una
chiusura per restauri di tre anni. Su una facciata, delle targhe in
4 lingue, tra cui l'Italiano, fanno da cornice ad alcuni segni di
mitraglia accusati dalla Costruzione nel 1944, durante la battaglia
per la Liberazione della Città.
|
Dalle
terrazze si gode un panorama mozzafiato sul Porto, la Città, lo
Chateau d'If, a patto di reggersi saldamente perché il Mistral ha
una forza spaventosa. Scendo nuovamente ad attendere l'autobus che
per fortuna a questo giro arriva quasi subito e riscendo verso il
porto per mangiare, una panino alla francese con ripieno di insalata
ed una coca cola in un bar del porto e sono a posto. Controllo la
guida e scopro che ormai ho visto praticamente tutto, decido quindi
di prendermela con calma, mi resta da fare una passeggiata in Rue de
Rome che si trova appena alle spalle del porto, quindi esco dal Bar
e mi dirigo alle spalle del porto. |
|
|
Prima
di arrivare in Rue de Rome paso nuovamente davanti ai Jardin des
Vestiges dove si trovano i resti Romani ed attratto da un locale con
bei tavoli in legno entro ed ordino un Pastis. Il Pastis è un
tipico vezo Marsigliese, si tratta in pratica di uno sciroppo
d'Anice molto alcolico, circa 50 gradi, che viene diluito in 4 parti
di acqua alla moda francese, con diluizione progressiva. In pratica
mi viene portato un bicchiere con tre dita di sciroppo e due cubetti
di ghiaccio e a parte una bottiglia con mezzo litro di acqua
ghiacciata, quindi si allunga lo sciroppo e si beve e quando il
bicchiere arriva a metà si allunga di nuovo e via così finché
l'acqua non finisce.
|
Si
sono fatte le 16.30 ed il treno è alle 20.18, quindi riprendo il
cammino e mi dirigo verso Rue de Rome, prima però passo davanti ad
un Tabaccaio che sapevo essere uno dei migliori di Marsiglia, Le
Dome, peccato che sia una delusione spaventosa, passo oltre e via su
per Rue de Rome, stretta strada in leggera salita ma molto
trafficata, negozi ovunque, un mare di persone, un tappeto di carta
per terra, mai vista strada più sporca nella mia carriera di
viaggiatore. A circa metà strada si apre la Piazza della Prefettura
ed in fondo la Place Castellane con un alta colonna. A questo punto
sono stanco e deluso. Marsiglia non è una città adatta ai miei
gusti. |
|
|
Mi
infilo nella prima fermata della Metro che trovo e mi dirigo
nuovamente verso il Parco di Longchamp dove mi cerco una panchina
ombrosa e trascorre una tranquilla ora leggendo la guida di
Marsiglia. Spero di arrivare a Lione in orario perché questa è in
pratica l'ultima sera che ho disponibile visto che il Venerdì
dovrò prendere il bus per l'Aeroporto alle 7 del mattino e quindi
non potrò andarmene in giro di notte più di tanto. Alle 19, con
tutta calma, scendo dal Parco, giù di nuovo in Metropolitana ed in
due fermate sono alla Gare St. Charles. Per ingannare il tempo
guardo un po' i negozi e faccio qualche acquisto. Qualche cartolina
da aggiungere alla mia collezione e la Tazza Ufficiale dell'Olympique
Marseille, mi sono rifiutato di acquistare anche la sciarpetta come
faccio di solito perché era tale e quale quella della Lazio e non
sarei riuscito a toccarla senza ustionarmi le mani. Il treno è
puntale (in Francia succede spesso, direi sempre) ed alle 22 scendo
alla Gare Part Dieu ed essendomi riposato in treno mi predispongo ad
un giro notturno di Lione. Dopo cena però !
<-------
Torna alla Quarta Parte
Vai
alla Sesta Parte -------> |
|
|
|
|
Marcello Salvi
|
.
.
.
.
.
.
.
. |