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UNA
TRASFERTA
DI ACQUISTO SELVAGGIO
Parte
Seconda
di
Mister Silver |
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Cosa di cui però ci si accorge dopo. Quello che
veramente attira più di tutto lo sguardo è un tavolino. Ospita
sulla sua superficie quello che di più simile ad un tesoro i nostri
amici hanno mai veduto! Almeno per quello che riguarda Mister
Silver, il quale si sente nella fattispecie veramente degno del suo
omonimo Long John Silver ! Dal
reportage fotografico non si fatica a riconoscere latte e buste
mitiche: Crown achievement di Lane, il Latakia di Wellauer’s, il
Latakia blend di Mac Baren, il Latakia di Gallaher’s, il Mellow
mixture di Benson & Hedges, il Royalty di Davidoff, il Balkan
Sobraine No. 759 luxury blend, Balkan Sobraine No. 10, the royal
yacht mixture di Dunhill. Tra le altre...
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Dopo
qualche istante ci si avvede come il Terzo Uomo sia rimasto a tenere
compagnia al Dottore. Per scrupolo non si saccheggia tutto, si
lascia qualcosa da parte anche a lui. Poi
si scruta l’ambiente, tutto sembra in ordine, curato. In paziente
attesa del ritorno del proprietario, che però sappiamo non avverrà
mai.
Mister
Silver mette le mani su un accendino da pipa a penna, Colibrì,
color argento, nuovo di zecca. Sarà l’omaggio per Mister Silver
da parte del Dottore, che rifiutata la vendita decide per un regalo.
Una
gigantesca busta di scovolini omaggio, equamente divisa tra tutti,
completa l’estrema felicità del gruppo.
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Un
cordiale saluto alla famiglia del Dottore, un a rivederci in realtà
visto che la scorta di tabacco non è stata acquistata tutta.
Parecchie latte da 100 grammi sono rimaste, anche se ogni membro
della squadra ha almeno uno zaino pieno al seguito. Il più
organizzato si dimostra Mister Red, che aveva al seguito sia lo
zaino che un trolley. Liberiamo
la casa all’ora di pranzo, partendo in direzione Caserta su due
automobili. Una di proprietà della sorella della Fantesca,
l’altra del Dottor A, con al volante una amica disponibile a
ricoprire il ruolo di autista.
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La
stazione di Caserta, di fronte alla Reggia, vede il saluto tra il
Gruppo e le volenterose accompagnatrici. Ulteriore
esborso per il sovrapprezzo del biglietto in Eurostar, tra i pochi
treni disponibili per il definitivo ritorno a Roma. Un
collega di Mister Red ci indirizza, per il pranzo, alla locanda
Battisti. Mozzarella di bufala egregia, con a fianco un prosciutto
di adeguato livello. A seguire schiaffoni, cioè paccheri, con
provola affumicata, pecorino e pomodoro. Macedonia di frutta e
caffé,
per un costo totale di venti euro pro capite. Alle
16 e un quarto circa tutti in stazione, non dista più di due minuti
a piedi dal ristorante.
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Il patetico passaggio di uno spelacchiato
gatto nero non desta spavento di sorta. Dopo
altri venti minuti di attesa per ritardo del treno si parte! Nel
frattempo la giornata si era guastata, dal bellissimo sole
primaverile ad un pomeriggio coperto e ventoso il passo era stato
breve. Sonnacchioso
il viaggio di rientro, reso malinconico dal buio e dalla stanchezza.
Quasi tutti erano in piedi da ben prima delle sei del mattino ! Ultimi
rapidi saluti alla stazione Termini. Mister Blue recupera il
motorino, Mister Gold acciuffa al volo un taxi. Mister Silver, il
Terzo Uomo e Mister Red sfruttano, su invito, l’automobile di
questi per un rapido passaggio verso la meta intermedia del centro
storico.
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La
giornata si chiude in bellezza con il ripristino della piena
operatività dell’accendino, e per la gioia definitiva di Mister
Silver, con l’ acquisto di una pipa rodata.
Flavio
Socci
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