UNA TRASFERTA
DI ACQUISTO SELVAGGIO

Parte Prima

di Mister Silver

Dramatis personae

  Mister Gold
Mister Silver
Il Terzo Uomo
Mister Blue  
Mister Red  
Il Dottor A  

La data fissata per l’appuntamento è quella di lunedì 15 gennaio. La missione è una trasferta “carbonara” per l’acquisto dei tabacchi residui del Dottor A. La testa del binario 19 vede la banchina coperta da lavori in corso quindi Mister Silver non riesce a vedere che il treno per Caserta delle 7,25 è già in posizione di partenza. Ogni tanto i pendolari in arrivo lo avvolgono, come un abbraccio vorticoso, proseguendo poi verso le uscite della stazione Termini.   

Dopo pochi istanti il primo incontro con una faccia amica: Mister Gold!. Stabilire che sia arrivato per primo è difficile, tra tante persone la cosa più probabile è che l’arrivo sia stato contemporaneo. Il Terzo Uomo, il loro contatto con il famoso Dottor A, è in arrivo da dietro le loro spalle. La figura alta, l’andatura sciolta, è facilmente riconoscibile. A questo punto mancano solo due persone per completare il manipolo.  

Il volto sorridente di Mister Blue si materializza tra le facce anonime delle figure in movimento, Mister Red viene avvistato all’edicola. L’acquisto dei giornali non sarà utile, verranno successivamente smarriti sul treno. I biglietti sono già stati predisposti, la partenza del treno avviene in perfetto orario. Cosa unisce persone differenti per appartenenza di club associativo, estrazione sociale, esperienze di vita ed età? Una fortissima passione comune per la pipa. Quella che vedrete all’opera è una squadra selezionata che procede verso la cittadina di S per prendere visione, ed acquistare, una importante partita di tabacchi residui della carriera, ormai abbandonata, di fumatore del Dottor A.  

Il gruppo è allegro ed affiatato, motivato dal piacere di passare una giornata di svago e dall’elettrizzante curiosità di sapere cosa nasconde la riserva di tabacchi del Dottore. Li anima un misto di curiosità, come quella che si proverebbe entrando rispettosamente nella casa di qualcuno, alla stregua di un museo, affiancata dalla volontà di avere tra le mani delle tipologie di tabacco sparite dallo scaffale da parecchio tempo. Tra una chiacchiera e l’altra tutto sembra procedere bene. Uno degli argomenti affrontati è l’efficienza di Trenitalia, con vari aneddoti molto spiritosi. I migliori, ma anche quelli più preoccupanti sono di Mister Red, assiduo viaggiatore per motivi di lavoro.  

L’uomo è preciso, abituato a confrontarsi con elefantiache strutture burocratiche. Il suo racconto di come fosse “sparito” un intero treno tra Firenze santa Maria Novella e Campo di Marte, senza che il call center ne sapesse nulla e lo desse regolarmente in viaggio, è abbastanza sintomatica di una situazione di esasperato asettico automatismo, peggiorato da una fredda ed inefficiente assistenza al cliente. Dopo poco la “tragedia”. Mentre il treno è fermo alla stazione di Cassino una voce dall’altoparlante annuncia la ferale notizia che per motivi di agitazione dei dipendenti del compartimento di Napoli il treno per Caserta è soppresso !

Sconcerto tra i nostri viaggiatori. Sotto lo sguardo indifferente dell’abbazia di Monte Cassino che, candida, domina dall’alto sia il paese che la stazione. Ma quando si ha a che fare con le ferrovie nemmeno i santi possono nulla, i previsti mezzi sostitutivi che dovrebbero consentire ai passeggeri di raggiungere le mete previste, colpevolmente, non saranno predisposti. Dopo rapida consultazione il manipolo di audaci decide di pagare un supplemento di tre euro, che sommati ai diciotto iniziali cominciano ad intaccare il “capitale” messo in bilancio per i tabacchi, salire sull’Eurostar, scendere a Caivano e da lì con mezzi improvvisati procedere per S.  

Il Dottor A è stato avvisato e ,con la straordinaria cortesia che lo contraddistingue, proverà a inviare un autista. Nel frattempo l’eurostar, il cui personale dipende dal compartimento di Lecce, è in viaggio. La garbata protesta per l’assurdo pedaggio del sovrapprezzo non ottiene nessun risultato. D’altro canto ci sarebbe stata una scappatoia, corretta ma azzardata, suggerisce Mister Red. Salire sul treno rifiutandosi di pagare alcun supplemento, per una evidente inadempienza di Trenitalia, lasciare gli estremi dei documenti e scendere alla prima fermata utile, Caivano appunto. Successivamente far seguire la cosa da un legale. In punta di diritto sarebbe ineccepibile.  

 

Ma la scelta cade fatalmente sul tirare a campare, piuttosto che tirare le cuoia, come da andreottiana sentenza. La ruota della fortuna sembra girare nel senso giusto perché fuori dalla stazione di Caivano ci si imbatte in Tonino. Un prototipo del campano abituato alle peggiori situazioni che mette a disposizione la sua autovettura per un fortunoso passaggio fino a S, effettuato in sei passeggeri totali ! Siamo sotto l’ombrello protettivo ed apotropaico delle migliori divinità della Campania Felix, che si manifesteranno in tutto il loro faunesco splendore a brevissimo... Salutiamo Tonino di fronte al bar del corso principale di S, e ci facciamo il primo caffé in terra casertana. 

Proseguiamo verso la casa del Dottor A, ben conosciuto in città, seguendo le indicazioni del barista. Ci accoglie un uomo indimenticabile. A metà tra un benevolo, attempato, “padrino” e un personaggio delle commedie di Eduardo. La sua simpatia sarebbe, se fosse un malvagio, di magnetico luciferino fascino, ma visto il suo garbo si è certi di essere di fronte ad un discendente della migliore tradizione borbonica. Non quella conservatrice e reazionaria, ma quella della grande cortesia del Sud. Primo passo il caffé, servito da quella che lui chiama con termine desueto la fantesca. 

Sotto l’attenta direzione del Dottor A sia sua moglie, donna graziosa e affabile, sia la Fantesca servono caffé e biscotti poi, invitate ad assentarsi qualche minuto, scompaiono. Con orgoglio il Dottore ci mostra le sue ultime due pipe conservate gelosamente, residuo di una invidiabile collezione di oltre un centinaio di pezzi. Alla prima, una incredibile Baldo Baldi, si capisce la scelta di fare una riunione tra maschi... Una forma di delicatezza comprensibile a fronte della inusuale foggia dell’oggetto! Nella sua eretta rigidità non si fatica a riconoscere il fallico simbolo del dio Priapo, così frequente come emblema di prosperità e buona sorte nelle arcaiche rovine di Pompei ed Ercolano. Città d’origine del Dottor A.  

La seconda pipa è meno imbarazzante, una bellissima schiuma appena ingrommata. Un giro di salaci barzellette allieta la monotonia della ripetitiva giornata del Dottore, convalescente, senza speranze di guarigione, per una serie di malanni. Capiamo ora come la sua speranza e le sue aspettative per una nostra visita fossero pari, se non superiori alle nostre! Per lui rappresentiamo una ventata di novità, un ritorno alla sua antica passione di fumatore garbato ed attento. Ci vede fremere, ed è osservatore attento, e ci indirizza al piano inferiore. Là nel piccolo studio in cui lui non scende più, per varie ragioni, tra cui una difficile scala a chiocciola, si respira un’aria strana. 

 

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Marcello Salvi

 

 

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by Marcello Salvi 2006

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