Una
volta in hotel mi godo il traffico della Stazione Centrale, mangio
qualche biscotto e una barretta e dopo essermi riposato un'ora mi
incammino riattraversando nuovamente la distesa desolata,
all'interno della quale però ci sono già le strade asfaltata e con
tanto di targa topografica, segno che di qui a qualche anno
quest'area fangosa sarà piena di nuovi e modernissimi edifici,
passando davanti all'Hotel Tivoli noto che il cuscino e la felpa
sono ancora lì.
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