| |
|
|
|
|
A
questo punto faccio un grossolano errore, convinto che il check-in
sia alle 12 decido di saltare la prevista colazione in aeroporto e
prendo il treno per Mechelen, il tragitto dura solamente 11 minuti
e giunto alla stazione mi attardo un po' per fare qualche foto,
sia perché c'è la neve, sia perchè le notiie mi dicono che
questa stazione sarà completamente ristrutturata, è prevista la
totale demolizione e ricostruzione con criteri moderni, difatti
gli operai sono già al lavoro sui binari più esterni, mi spiace
molto perché la Stazione di Mechelen assomiglia moltissimo alle
stazioni della mia infanzia, così deliziosamente retrò.
|
Espletato
il compito di catalogazione storica mi incammino sotto una
fastidiosa nevicata leggera, in realtà è appena nevischio, ma è
sottile e si infila negli occhi, copro in breve il chilometro e
mezzo fino all'Hotel e qui giunto mi imbatto in un problema e una
signorina un po' troppo "fiamminga", difatti il check-in
non è alle 12 ma alle 14, dapprima mi propone di pagare un
supplemento per fare il check-in anticipato (vuol dire che le
camere libere ci sono), ma pagando già 100 euro a notte non mi
pare il caso di lasciare un altro obolo, quindi le comunicò che
attenderò nella hall che giunga l'ora ma la fiamminga non è
d'accordo.
|
|
|
Mi
comunica che la hall è per il clienti e se non si fa il check-in
non si può essere considerati clienti, chiedo quindi di poter
lasciare il bagaglio, stessa solfa, pertanto mi ritrovo per la
strada, valigia al seguito, con due ore e trenta di attesa sotto
la neve, cercando di non farmi scoraggiare mi incammino per il
centro di Mechelen, dove sul pavè faccio un gran rumore con le
ruote della valigia, giungo infine al Parco Kruidtuirn dove alla
fine trovo delle panchine sulle quali mi siedo e mi carico la
pipa.
<-------
Torna alla Seconda Parte
Vai
alla Quarta Parte ------->
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Marcello
Salvi
|
. |