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Il
viaggio a Siviglia per il Campionato Europeo, programmato da
quattro anni, parte da Ciampino, Aeroporto al quale non
tornavamo da un po', l'ora è scomoda, quella di pranzo, lo
scalo è pieno, i voli in partenza tanti, l'educazione
inesistente, difatti siamo tutti in fila da quasi 40 minuti al
Terminal indicato per l'imbarco e quando all'apertura questo
viene cambiato chi era in coda, senza alcuna dignità, si
precipita ad occupare i primi posti del nuovo Gate d'imbarco. Il
volo dura due ore e venticinque minuti, molto tranquillo, ho il
tempo di guardarmi un telefilm sul portatile e di leggermi
qualche capitolo di un nuovo libro.
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Memore
del 2010 e della pessima
esperienza con il bus dell'Aeroporto, senza indugio ci
dirigiamo verso i taxi, siamo divisi in due alberghi, quindi due
taxi. L'albergo dove saremo alloggiati Giovanni ed io si trova
nel Quartiere della Macarena (proprio quello della Canzone), il
palazzo è bellissimo, l'ingresso meraviglioso ma quando usciamo
dall'ascensore al Quarto Piano siamo disorientati, abbiamo le
camere 446 e 448 ma nel corridoio troviamo in sequenza la 445,
la 447 e la 449 ... e le nostre ? Mi inoltro per i camminamenti,
trovo una cameriera, domando, mi dice di andare dalla parte
opposta, sempre avanti, lo faccio, in fondo al corridoio,
invisibile se non quando ci si arriva davanti, un pertugio.
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Da
qui si diparte un nuovo corridoio, si incontra un salottino, un
altro corridoio, un altro salottino, un nuovo pertugio, un nuovo
corridoio ed infine le camere 446 e 48 in fondo all'angolo del
palazzo, entro sono un spettacolo, la mia ha addirittura
l'ingresso ed una seconda porta per accedere alla camera da letto
vera e propria, cassaforte, frigo, schermo piatto enorme, bagno in
marmo, la finestra da su un cortile interno, ma non importa !
Vai alla Seconda Parte ------->
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Marcello
Salvi
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