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L'ingresso
alla struttura si trasforma in una pagliacciata, si dovrebbe
educatamente dire pantomima ma trattasi proprio di pagliacciata.
Appena giunto mi reco al Centro Visitatori, una struttura
esterna dove attorno ad un bancone ad anello sono disposti i
gadget, le casse ed infine gli accessi alla parte interna, sulla
porta d'ingresso ci sono orari e costi, ogni ora parte la visita
guidata che costa 10 euro mentre le visite individuali sono
libere e costano 7 euro. Faccio la fila, mi presento alla cassa
e chiedo un biglietto singolo, la ragazza in inglese mi dice
semplicemente: "I biglietti sono in vendita dopo le
13", stupefatto esco. |
Sul
piazzale esterno irritato ed incredulo guardo l'orologio, sono
le 11.20, minaccia pioggia ed io non ho alcuna intenzione
di rimanere ad aspettare in un parcheggio per un'ora e quaranta
minuti, mentre mi adiro sento un gruppo di tre ragazzi dallo
spiccatissimo accento Veneto che davanti al cartello degli orari
anche loro si chiedono per quale ragione gli sia stato detto che
il biglietto lo potranno acquistare solamente dopo le 13, mi
guardo in giro e vedo gente che tranquillamente entra allo
Stadio dal retro del Centro Visitatori, quindi dopo essere
passati dalle casse ed avere acquistato il biglietto.
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Rientro,
mi accodo ad un gruppo di italiani che purtroppo si trovano sempre
ovunque, afferro una tazza con le insegne dello Stadio dal costo
di 5 euro ed approfittando della confusione riesco a guadagnare
una cassa diversa da quella di prima dove c'è un'altra ragazza,
metto la tazza sul bancone e dico: "Ed anche un ingresso
individuale", la ragazza senza battere ciglio emette lo
scontrino, pago prendo il mio biglietto ed osservo l'altra
ragazza, quella che me lo aveva negato, che le dice qualcosa in
tedesco e con faccia torva, giro l'angolo e superato il portone in
ferro entro nell'area interna.
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Lo
Stadio è pesante, soprattutto i camminamenti esterni con
colonne quadrate e torce sono lugubri, la giornata uggiosa
accentua il tutto, all'interno è uno Stadio come gli altri, fa
però impressione trovarsi accanto al braciere olimpico,
posandosi sugli stessi identici lastroni di travertino che
calpestò Hitler all'apertura dei Giochi Olimpici, 75 anni prima
la più reale emanazione fisica del Diavolo era esattamente
sullo stesso quadrato di pietra, sembra quasi di sentire la
puzza di zolfo. Girando intorno allo Stadio si trovano anche gli
Stadi del nuoto ed oltre un campo secondario la Torre con la
Campana Olimpica, la visita sarebbe compresa nel biglietto.
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Tuttavia
non ho voglia ne di capire come ci si arriva ne di arrampicarmi su
per la Torre stretta ed alta, la Campana Olimpica giace però sul
prato esterno, in pezzi e traforata da un evidente proietto di
cannone, sulla cinta muraria un specie di graffito riporta tutti
gli eventi salienti accaduti nello Stadio dalla sua costruzione,
immagino che dipingere la Vittoria dell'Italia gli sia costato
parecchio, anche se Cannavaro dovrebbe fare causa al pittore per
la pessima riproduzione.
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Marcello
Salvi
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