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All'ora
ingiusta (il tutto comincia in ritardo nonostante la nordica
efficienza), abbiamo accesso ai tavolio, ovviamente pre assegnati,
all'interno della cupola dove si svolgerà la gara è peggio che
stare fuori, l'aria condizionata è molto violenta ma soprattutto
non omogenea, chi come noi ha il tavolo lungo il muro si trova
esattamente sotto i bocchettoni mentre chi ha il tavolo lungo la
balaustra è abbastanza lontano dal vento gelido, al di là
dell'incidenza sulle prestazioni (durante la gara era impossibile
vedere il fumo salire dritto dalla pipa, appena uscito correva via
sospinto dal vento), i nostri colli, almeno il mio, ne hanno
risentito moltissimo.
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Per
somma di sventura la Giudicia al nostro tavolo non è stata
istruita a dovere, foglietto delle regole tirato fuori dal
taschino, ci proibisce di bere fin da quando ci sediamo al
tavolo, ripetendo: "si può bere solamente dopo i primi dieci
minuti", inutilmente cerco di fargli capire che quella regola
si applica "dopo l'avvio della Gara" e non dal momento
in cui ci si siede, niente da fare, rimane sorda e ferma sulla sua
interpretazione. La Gara va come deve andare, cercando di
contrastare il vento del nord con le mani, comunque una volta
spente le pipe siamo tutti d'accordo che è inutile perdere altro
tempo e per la prima volta da quando faccio le Gare me ne vado
senza attendere la premiazione.
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L'invito
ad abbandonare la Sala finita la Gara per lasciare fumare
tranquillamente gli altri è così pressante che lo prendiamo alla
lettera, chiamiamo un taxi e ci facciamo portare in albergo, ci
diamo appuntamento per le 19.30, sono da poco passate le 17 ed io
dopo una doccia calda mi faccio due ore di sonno per placare i
dolori al collo.
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Marcello
Salvi
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