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Due
note di colore. Appena si arriva a Nizza il bus
Aeroporto/Stazione passa per la Promenade des Anglais, la strada
più bella di Nizza, poi taglia per la Rue Ganmbetta, la strada
dello shopping ed infine vi lascia in Stazione, al ritorno esce
dal Piazzale della Stazione, svolta in direzione opposta al
mare, un semaforo e si immette in Autostrada, in dieci minuti vi
scarica in Aeroporto tra un viadotto ed una Galleria, in
compenso appena entrate in Aeroporto vi trovate davanti un
meraviglioso acquario. Passati i controlli faccio una visita al
duty free per comprare qualche sigaro ed attendo pazientemente
che sui monitor appaia il numero del Gate.
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Nell'attesa
posso assistere al pasto di una simpatica famigliola francese
che mangia della pasta calda in scatola da fast food che emana
un odore terrificante e l'assoluta e totale inadeguatezza dei
bagni dell'Aeroporto di Nizza, generalmente i bagni aeroportuali
sono più che decenti, noto però con piacere che per quanti
aeroporti abbia visitato raramente ne ho trovati di migliori di
quelli di Fiumicino e Ciampino, forse quelli di Hahn, a
Francoforte . Quando finalmente appare il numero del gate mi
muovo, si trova dall'altro lato del Terminal e quando arrivo
rimango stupito dal trovarmi praticamente in fondo alla fila per
salire sul volo.
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Passando
lungo il corridoio rimango divertito dal vedere che qualcuno ha
messo nella teca della beneficenza delle vecchie banconote da
mille lire in perfette condizioni. Purtroppo trovarmi in fondo
alla coda mi costringe a sedermi nei posti liberi, sulla destra
della carlinga, perdendomi così la vista dello spettacolare
decollo sul Lungomare che, per l'appunto, sfilerà sulla
sinistra.
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Marcello
Salvi
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