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Il
viaggio a Varese non era assolutamente in programma e difatti è
stato organizzato in 48 ore e neppure troppo bene. La partenza
è di Domenica mattina, cosa che storicamente mi irrita, non ho
problemi ad alzarmi alle 2 per prendere un aereo neppure in
pieno inverno ma uscire di casa la Domenica mattina mi disturba,
per fortuna il volo non è presto, alle 12.40, quindi esco poco
dopo le 8 e mi dirigo con calma estrema alla Stazione Nuovo
Salario, a due chilometri da casa, coperti a piedi, per prendere
il trenino per Fiumicino, quando
arrivo alla Stazione il tabellone indica ancora il treno delle
08.20 sebbene siano le 08.30 passate da un pezzo, il mio
arriverà solamente alle 08.50.
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Stranamente in orario e coprirà
con anomala insolita puntualità il tragitto lasciandomi nella
Stazione di Fiumicino Aeroporto alle 09.49 dopo essere passato
indenne da ritardi ed intoppi nel terribile poker costituito
dalla sequenza Roma Tiburtina, Roma Tuscolana, Roma Ostiense,
Roma Trastevere. Il percorso fino al
Terminal porta via il suo tempo, colazione lettura dei soliti
giornaletti da Aeroporto, classico valzer dei terminal con Gate
che vengono cambiati e ricambiati ed imbarco in anticipo di mezzora, oggi
sembra filare tutto stranamente liscio, almeno a Sud del Po.
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Il
volo è regolarissimo, piacevole, il Sole ci accompagna per tutta
la penisola che bordeggiamo dal lato mare fino alla Liguria,
l'atterraggio avviene tutto sommato puntuale, il volo è durato
solamente 53 minuti poi accade qualcosa e tutto si blocca, le
porte non si aprono, probabilmente mancano le scale per farci
scendere, passiamo sul volo al suolo venti minuti buoni, infine ci
fanno scendere, prendiamo i bus e veniamo portati al Terminal,
guadagno il piazzale ed in pochi minuti scopro che esistono
collegamenti diretti via autobus con qualsiasi città della
Lombardia e del Piemonte tranne Varese.
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Ci
sono bus per Milano, Novara e persino per Torino e Lugano, ma
niente per Varese, unica soluzione il treno che però devo
andare a prendere al Terminal 1 e quindi aspetto la Navetta di
collegamento, che per fortuna passa subito, però impiega quasi
un quarto d'ora per arrivare all'altro Terminal e quando
guadagno la biglietteria delle Ferrovie Nord scopro che il primo
treno è partito da pochi minuti e dovrò attendere il successivo,
un quarto d'ora più in là e questo sarà fatale perché per
arrivare a Varese bisogna pure cambiare a Saronno ed alle
Ferrovie Nord non hanno ben chiaro il concetto di
"coincidenza".
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Il
Malpensa Express arriva a Saronno, come da orario, alle 15.04
però il treno per Varese parte alle 14.59 e quello successivo
è alle 15.59, bastava poco per far "coincidere" le
due tratte, mi arrovello per capire se si tratta di malafede o
demenza, anche se in pratica non mi cambierebbe nulla e l'arrabbiatura
sale quando dopo un'ora di attesa la beffa finale è il ritardo
del treno delle 15.59, che da 5 minuti sarà alla fine di 8, se
fosse stato in ritardo anche quello delle 14.59 avrei fatto in
tempo a prenderlo. Finalmente salgo sul benedetto treno per
Laveno e tra Malnate e Varese Nord assisto ad una scena pietosa.
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Davanti
a me si siede un ragazzotto di trenta anni circa, malandato,
sono indeciso se è malvestito per moda o per trascuratezza, sta
di fatto che sembra anche sporco, sta seduto ed ascolta MP3 con
il cellulare senza usare la cuffia, costringendo quindi tutti a
condividere i suoi gusti, all'altezza di Malnate per l'appunto,
decide di voler fare degli apprezzamenti ad una ragazza che siede
un sedile più avanti, invero non sono molesti, ma la ragazza,
che all'apparenza è minorenne, lo liquida alla svelta, con
calma ma decisione. Il ragazzotto ci resta male, la sua faccia
cambia, rimane in silenzio e dopo un paio di minuti sbotta.
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Informa
perentoriamente la ragazza di pensarci bene un'altra volta prima
di rispondere così, perché lui è un Carabiniere ed anche se
è in borghese è sempre in servizio, la ragazza non si lascia
intimidire e gli risponde che proprio perché è un Carabiniere
dovrebbe evitare di provarci con delle minorenni, il ragazzotto
abbozza ma sta per esplodere, prende il cellulare e si mette a
parlare con l'auricolare ma scandendo bene, chiama (o finge !)
di chiamare un certo Maresciallo per riferire di un fatto che
gli è accaduto, il Maresciallo non c'è, riattacca, poi si
lamenta con me, mi dice che essendo minorenne non può fargli
niente, se fosse stata maggiorenne l'avrebbe arrestata per
resistenza.
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Timidamente
gli faccio presente che la ragazza non ha opposto alcuna
resistenza, tanto più che lui non si è mai qualificato,
tralascio il fatto che pure se si fosse qualificato ciò non lo
avrebbe autorizzato a provarci con una minorenne, ma lui non ci
sta, ritiene che in ogni caso una ragazzina non può rispondere
così ad un adulto, poi divaga, comincia a parlare di una retata
di venti persone fatta la notte precedente, comincio a pensare
che sia solamente un esaltato ma per fortuna il treno ferma a
Casbeno, lo saluto di fretta, scendo, attraverso il tunnel e in
pochi minuti a piedi sono a Villa Recalcati che si trova proprio
davanti alla Stazioncina di Varese Casbeno.
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Marcello
Salvi
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