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Le
partenze all'alba sono quelle che preferisco, i tempi sono certi
e non ci sono attese, l'idea di partire a mezzogiorno mi crea
angoscia perché la programmazione dello spostamento è
problematica ed un eventuale ritardo uccide parte del viaggio,
come successe ad esempio per Siviglia 2007; quest'anno la
partenza per Barcellona non è alle classiche 06.25 ma alle
07.50, un po' tardi per i miei gusti, soprattutto perché vado a
trovarmi sul Raccordo Anulare non alle 04.30 come mia abitudine
ma alle 05.30 ed tutta un'altra cosa, difatti dall'Uscita 13 in
poi comincia una lunga sequenza di camion e le macchine
aumentino con progressione geometrica. |
In
corrispondenza degli ingressi della Roma/L'Aquila e della
Roma/Napoli il flusso alle 05.40 è così intenso che si arriva
ad avere un fermo totale di alcuni minuti nonostante in quel
punto le corsie del Raccordo siano ben 7 per senso di marcia !
In ogni caso arrivo al Parcheggio in orario, prendo la navetta,
passo i varchi di Campino ed alle 06.40 sono al Gate d'imbarco,
le operazioni iniziano alle 07.00, vanno un po' a rilento per il
gran traffico sulle piste ed il decollo avviene un po' in
ritardo alle 08.05. |
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Dopo
la solita ascesa con virata verso il mare, il sorvolo di
Fiumicino e l'instradamento verso la Sardegna il rombo dei
motori decresce e si inizia la fase di crociera durante la quale
posso dare libero sfogo alla mia mania delle foto aeree, provo
anche a leggere uno di quei giornaletti recuperati in aeroporto,
ma sono notizie poco interessanti e smetto quasi subito; dopo
un'ora esatta intravedo la costa spagnola, riconosco
perfettamente anche se da molto lontano il profilo del porto di
Barcellona ma l'aereo tira dritto, per almeno 10 minuti
bordeggiando la costa, poi vira e torna indietro volando a
fianco della battigia. |
L'atterraggio
è rude a dir poco, si può quasi parlare di schianto sulla
pista, si sente secco il fine corsa degli ammortizzatori,
qualcuno a bordo invece di applaudire urla, sceso dall'aereo
attraverso di corsa l'aeroporto con le cervellotiche
organizzazioni che prima mi costringono ad fare un chilometro
verso una parte per uscire dal Terminal e poi un chilometro in
direzione opposta per andare a prendere la metro, prendo dalle
macchinette il biglietto che mi lascia perplesso, è il classico
biglietto da 10, ma quando lo infilo nella macchina sopra non
viene scritto nulla, ho un sospetto, che purtroppo poi si
avvererà.
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Marcello
Salvi
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