Eccoci qui, alla fine, dopo l’idea del confronto con Venezia e lo studio puntiglioso della Guida della Città fin dallo scorso autunno, la visita alla Casa di Anna Frank era l’unica vero punto fisso nella programmazione del mio viaggio ed ora che è espletato sento un po’ un senso di vuoto, forse per questo mentre ripercorro al contrario il Prinsengracht svolto senza rendermene conto che una grande strada piena di insegne e mi accorgo che qualcosa non va solamente quando mi trovo su un ponte con davanti a me una strada che si allarga a dismisura e da l’idea di una Tangenziale che va fuori città.

Cerco di aiutarmi con la mappa del libro che ho in tasca ed alla fine grazie alla targhe delle strade scopro di essere all’incrocio tra la De Clerqustraat ed il Nassaukade, in pratica ho percorso tutto il Rozengracht senza accorgermene, studio bene la mappa e decido che per andare al ristorante che ormai ho eletto come preferito, mi conviene proseguire invece che tornare indietro prendendolo alle spalle, certo il Nassaukade non è una bellezza, si tratta della passeggiata, anzi direi della circonvallazione che accompagna il Canale più Esterno della Cerchia.

La strada per le auto è molto larga, mentre il marciapiede non esiste visto che l’intero striscia di asfalto accanto all’acqua è indicata come pista ciclabile, peraltro questo canale non ha neppure protezioni e basta mettere un piede sull’erba che finire in acqua è un attimo, lungo il mio cammino trovo anche alcune imbarcazioni affondate, finalmente giunto all’American Hotel lo attraverso e rientro in una serie di stradine più normali, per poco, perché inaspettatamente mi ritrovo in una viuzza stretta che fa da bypass tra le uscite di sicurezza di due grandi palazzi adibiti a Cinema, dall’interno si odono i suoni dei film (eppure sono appena le 14 !).

Poi un gomito della strada ed come per magia mi ritrovo nella Leidseplein piena di gente e di locali.

<------- Vai all'Opuscolo del Museo

Vai all'Ottava Parte ------>