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The
Spirit of Legio 1000
Articoli |
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Quando il 10 Dicembre del 2005, Zak ed io, prendemmo la decisione di creare un Club ci dicemmo “si va avanti anche se siamo solamente noi due”, immediatamente dopo si unì Paolo. In quella frase è racchiusa l’essenza stessa del Club, la sua genesi e la sua strada. La Legio non è un Club fondato con lo scopo di estendersi all’infinito, la Legio è nata con l’intento di essere un Circolo di amici che condividono un’idea ed una passione, niente altro che
questo; |
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Nessuno di noi ha mai pensato ad un Club costituito di decine o centinaia di Soci, abbiamo sempre puntato ad un Club magari piccolo piccolo ma compatto se abbiamo fissato una quota d’iscrizione è stato solamente per motivi ben specifici. Il primo era per porre un freno alle iscrizioni, per frenare quelli che sono abituati a collezionare tessere, se fosse stato gratis il primo anno avremmo avuto 200 Soci, il secondo motivo è che avendo deciso di dotarci di un sito internet questo andava sostenuto. Quando nel 2006 ci iscrivemmo alla Federazione e si prese la decisione di organizzare una Gara nazionale le esigenze aumentarono, ma neanche in quel caso andammo a caccia di Soci di
fortuna; |
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Il Club, per come lo intendiamo noi, non è un luogo dove persone sconosciute si incontrano occasionalmente, pagano una quota, vengono a due cene e poi spariscono nel nulla, il Club è inteso come un luogo stabile, come un gruppo coeso e convinto. La Legio non intende fare proselitismo al solo scopo di incassare quote di iscrizione, chi arriva alla Legio lo fa autonomamente, o perché conosce un Socio della Legio o perché ci conosce dal web, questo è l’unica raccolta Soci che fa il club, non siamo interessati ad
altro; |
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Ala Legio non servono i Soci che pagano una quota, non fanno nulla e magari dopo un anno non rinnovano, alla Legio servono Soci che partecipano alle Manifestazioni ed alle Gare e non per vincere, sarebbe antisportivo e gretto partecipare solamente se si è in grado di vincere, ma partecipare per il gusto di essere parte di qualcosa di più grande e se poi si fanno buoni piazzamenti non si
disdegnano; |
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Lo Spirito della Legio è quello che porta Paolo, Carlo, Mauro, me ed altri ad alzarsi alle 5 del mattino, aspettare sul marciapiede che la macchina faccia il giro, farsi 800 chilometri di strada per andare magari in un altro stato con la consapevolezza che se va bene ed il vento è a favore magari, forse, può essere, si arriva
quinti; |
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Lo Spirito della Legio è quello che porta qualcuno, alla fine di una giornata di lavoro, ad attraversare Roma per andare a mangiare un piatto di pasta e farsi una fumata con gli amici spacciandola per
“allenamento”; |
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Lo Spirito della Legio è quello di chi prende un aereo e si fa due ore di volo per andare dall’altra parte d’Europa a Classificarsi decimo, se va
bene; |
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Lo Spirito della Legio non è qualcosa che si compra, è qualcosa che si ha già
dentro; |
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Lo Spirito della Legio è che il fine non giustifica i
mezzi; |
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Lo Spirito della Legio non è quello di farsi finti amici ed alleanze di
comodo; |
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Lo Spirito della Legio non può essere oggetto di discussione, non esiste democrazia su questo, lo Spirito della Legio non è un concetto astratto, è un Dogma.
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Marcello
Salvi
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