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Memorial
Armellini
Comerio
13.09.2009
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Come
il 90% delle nostre trasferte anche questa inizia in un Aeroporto,
quello di Ciampino, in una mattina dal cielo limpido e dall'aria
fresca, con il Sole che appena comincia a far capolino all'orizzonte
e che rende il viaggio aereo lungo la dorsale italica verso il Nord
un susseguirsi di colori sfavillanti e di panorami mozzafiato. L'avventura inizia con l'aereo che si invola e vira a destra per
mettersi in rotta, sorvolando le abitazioni ai bordi della pista,
abusivi condonati che con totale assenza di dignità chiedono la
chiusura dell'Aeroporto.
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Pochi
istanti ed il volo diventa orizzontale, il cielo si colora d'oro ed
il velivolo punta dritto a nord verso Roma, per poi virare su Parma
e da lì su Bergamo, per farlo sorvola la Capitale, la Città del
Vaticano, lo Stadio Olimpico e nell'alba incerta Roma appare tinta
dello stesso colore dorato del cielo e quando Roma è finita l'aereo
punta ancora più in alto, si piega ancora più a destra e
ricomincia la salita verso la quota di crociera per un viaggio
tranquillo e sonnecchioso.
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Improvvisamente
si inizia la discesa, l'aereo punta verso lo strato di nuvole, vi si
immerge, le attraversa quasi senza scosse e riappare al di sotto di
esse in un'atmosfera spaziale, con il Sole sorgente che si fa strada
in fondo al mondo tra la terra e lo strato nero di nuvole e con i
suoi raggi che filtrano nel poco spazio lasciato libero dando l'idea
di una nebulosa lontana anni luce, in un attimo lo stesso Sole che
si riflette su un lago lo fa splendere come una lastra di rame, poi,
quasi a tradimento si tocca terra dove D'Ario ci aspetta per
portarci a destinazione. Vai
alla Seconda Parte -------> |
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Marcello
Salvi
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