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IX
Copa Barcelona
20.06.2008 ---
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Il Monastero di Santa Maria de Montserrat (Monestir de Montserrat in catalano) è un monastero benedettino situato ad un'altitudine di 720 m.s.l.m. sulla montagna di Montserrat, nel comune di Monistrol de Montserrat, (Bages), nella comunità autonoma spagnola della Catalogna, di cui rappresenta un simbolo, nonché un importante sito di pellegrinaggio e di visita per i turisti. L'origine del monastero è incerta. Si sa che, intorno al 1011, un monaco proveniente dal monastero di Santa Maria di Ripoll raggiunse la montagna di Montserrat per incaricarsi di dirigere il monastero di Santa Cecilia di Montserrat, per cui quest'ultimo sarebbe passato agli ordini dell'abate Oliba di
Ripoll.
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Santa Cecilia non accettò la situazione e l'abate decise di fondare il monastero di Santa Maria di Montserrat nel luogo dove esisteva un antico eremo con lo stesso nome. A partire dal 1082 Santa Maria ebbe un priore proprio e smise di dipendere da quello di
Ripoll. Questo eremo rapidamente divenne il più importante fra quelli presenti su quella montagna grazie all'immagine della Madonna venerata fin dal 880 e si trasformò in un santuario, per cui ebbe accesso a un maggior numero di donazioni che gli permisero una crescita costante in dimensioni ed importanza. Alla fine del XII secolo il reggente sollecitò le autorità ecclesiastiche ad aumentare il numero di monaci a 12 unità, minimo richiesto per poter considerare il santuario un'abbazia. |
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Nel XIII secolo iniziò la lotta del monastero per ottenere la piena indipendenza da quello di
Ripoll: durante lo Scisma d'Occidente infatti il priorato di Montserrat era fedele al Papa di Roma Urbano VI nonostante quello di Ripoll appoggiasse Benedetto
XIII, perciò il re Martino l'Umanista consigliò Benedetto XIII di promuovere Montserrat ad abbazia ed a porre come abate Marco di
Villalba, che era abate di Ripoll dal 1408. L'11 marzo 1409 una bolla papale di papa Benedetto istituì l'Abbazia di
Montserrat, nonostante Ripoll continuasse comunque a mantenere alcuni privilegi su
Montserrat, finché il papa Eugenio IV liberò completamente Montserrat con una bolla datata 11 marzo 1431.
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Nel 1493 però l'abbazia perse di nuovo l'autonomia in quanto il re Ferdinando il Cattolico inviò al monastero 14 monaci dalla città di Valladolid e Montserrat passò alle dipendenze di questa città della
Castiglia. Nei secoli seguenti vi fu un alternarsi di abati catalani e
castigliani. Proprio nel 1493 Bernat de Boïl un monaco del monastero, accompagnò Cristoforo Colombo in uno dei suoi viaggi in America. Nel corso del XIX secolo il Monastero di Montserrat fu incendiato e saccheggiato per ben due volte dalle truppe napoleoniche, nel 1811 e 1812, mentre nel 1835 i monaci dovettero abbandonare il monastero in seguito alla desamortització de Mendizábal, una sorta di asta pubblica per ridistribuire i terreni non coltivati che spesso erano di proprietà della Chiesa. |
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Tutto questo durò poco e già dal 1844 i monaci si ristabilirono nel monastero, senza ingerenze da parte della congregazione di
Valladolid. Vennero ristrutturati gli edifici, danneggiati gravemente. Attualmente la congregazione è formata da un centinaio di monaci; inoltre al Monastero vivono i ragazzi che compongono la Scuola di canto di Montserrat (chiamata Escolania de Montserrat in catalano), considerata la più antica d'Europa giacché risale al XIII secolo. Il complesso è costituito da due blocchi di edifici: da una parte la basilica con le dipendenze dei monaci, dall'altra gli edifici destinati ad accogliere i pellegrini e i visitatori: ristoranti, negozi e un albergo.
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Il Monastero è al centro della leggenda del sacro graal: nell'opera di Wolfram, il Graal fu messo in salvo nel castello di Munsalvaesche (mons salvationis) o Montsalvat, affidato a Titurel, il primo re del Graal. Alcuni hanno identificato il castello con il Monastero di
Montserrat. È invece storicamente provata la visita al Monastero nel marzo del 1522 da parte di Sant'Ignazio di Loyola che proprio qui maturò la sua conversione.
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