Notte tranquilla, sveglia verso le sette del mattino per colpa di un paio di tuoni, qualche goccia di pioggia cade sulle finestre, alle otto pronto alla pugna in sala colazione perché quando si viaggia il pasto più importante è la colazione e non bisogna lesinare, meglio esagerare, ci sarà modo di smaltirla durante la giornata dopo colazione una fumatina all’aperto, sotto un cielo dorato, carico di sabbia in sospensione, nuvole retro illuminate da un Sole pronto a far capolino alla prima occasione.

Qualcuno sbircia il web dai computer della Hall, qualcun altro fa una giunta di riposo in attesa di Toni e nel frattempo, pian pianino il cielo si apre, in fondo alla valle appare l’azzurro del Mare e solitarie lame di luce si fanno strade nel muro nuvoloso, quando Toni arriva ormai è sereno. Entrare in otto in una macchina è esercizio complesso, ma non impossibile, e si scende giù a valle, verso Via Sicilia che è una parallela di Via Napoli (mi sembra di essere in Italia). Il tabaccaio è piccolo ma fornitissimo, sia di pipe che di tabacchi, per me prendo solamente un paio di latte di Commonwealth, sto per acquistare un accendino Zippo con le insegne del Barcellona quando Toni mi ferma, ne tira uno fuori dalla tasca e me lo regala.

A questo punto, espletate le pratica di rifornimento, tabagico ci fermiamo al bar proprio lì accanto per un rinforzino di colazione, cafè con leche e via andare, ancora più giù, fin sul mare, con in fondo la statua di Colombo, la Rambla, la Placa Reail, sulla quale incontriamo Vilma con la borsa con le insegne della AS Roma che gli fa da contenitore delle Pipe ed di nuovo il Club, per iniziare la giornata campale. 

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