Il trasferimento nell’altra sala è rapido ed ordinato, anche se è necessario uscire dal locale e girare l’angolo, iniziamo a disporci e ci rendiamo conto che alla fine siamo quasi in 60, solamente gli italiani sono 20, la cena inizia con i classici piatti di antipasti spagnoli, primi fra tutti le patatas bravas, che però finiscono tutte o quasi, alla velocità della luce, nel piatto di Giovanni, con sommo disappunto di Gian Maria, seguono piatti di calamari, crocchette, gamberi, bottiglie di vino, la cena prosegue allegramente, la tavolata italiano è particolarmente vivace, tra Gian Maria, il conte, Vilma la serata è scoppiettante, si va un po’ a rilento, ma tanto siamo in Spagna, qui gli orari sono relativi. 

Ma quando giunge il momento clou siamo tutti attenti, finalmente si procede al gemellaggio, gli spagnoli ci consegnano una bellissima targa con incisi i loghi di entrambi i club ed un messaggio in latino, con tanto di data, anch’essa in perfetto latino, noi consegniamo la targa che avevamo preparato variopinta ed anche questa con i loghi di entrambi i club, scritta in spagnolo ed italiano, e tutto questo porque el tabaco es un simbolo de amistad !  La serata si conclude con lo champagne a sugello dell'amicizia tra i due club e le due città, sperando che questo porti a nuovi progetti.

Finita la serata il gruppo si spacca, molti vorrebbero tornare in albergo a piedi, anche per smaltire un po' la cena, in fin dei conti si tratta di circa un chilometro e tutto in discesa, ma qualcuno, pigro all'eccesso pesantemente e pressantemente chiede di tornare in metropolitana, che è ancora aperta nonostante sia quasi l'una, purtroppo come capo branco devo guidare questi debosciati e così i pochi rimasti che volevano tornare a piedi, me compreso, sono costretti anche loro a tornare in Metro non sapendo la strada per tornare a piedi.

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