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Campionato
Francese 2008 DIGIONE
09.11.2008 -
3
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Un
Giro in Centro |
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La
prima cosa da fare in questo pomeriggio francese è ovviamente un
giro per Digione, la parte più storica della città si stende
esattamente davanti al nostro Hotel, criminale non
approfittarne. In origine Digione era un "castrum" romano sulla strada fra Lione e Magonza con il nome di Divio.
Nel 1016 il re di Francia Roberto il Pio la diede in feudo al figlio Enrico: nacque così il Ducato di Borgogna con capitale Digione. Finita la dinastia dei Capetingi con Filippo di Rouvre, i sovrani di Francia ripresero il ducato, che però il re Giovanni il Buono assegnò al suo quarto figlio, Filippo l'Ardito, fondatore della dinastia dei Valois (che regnò fino al 1476). |
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In questo periodo il ducato conobbe un grande sviluppo culturale con i quattro duchi Filippo l'Ardito (1364-1404), Giovanni Senza Paura (1404-1419), Filippo il Buono (1419-1467) e Carlo il Temerario (1467-1476), morto in battaglia lasciando un'unica figlia,
Maria, sposa di Massimiliano d'Asburgo e madre di Filippo il Bello. Sotto i re di Francia Digione godette di una certa autonomia amministrativa.
Tra leggenda e storia è il racconto di come si risolse nel 1513 l'assedio imposto alla città dalle truppe imperiali composte da forze svizzere e tedesche molto superiori a quelle di
Digione. |
I cittadini pensarono di iniziare le trattative offrendo grandi quantità di vino agli assedianti, che gradirono l'offerta. Perfino gli svizzeri, che erano i più bellicosi, apprezzarono il vino. Terminò così l'assedio, con soddisfazione della popolazione; meno soddisfatto fu il re, costretto dall'accordo a rinunciare alle pretese sul ducato di Milano. (L'episodio è molto simile alla "Bevuta Magistrale" che si dice salvò la cittadina bavarese di Rothenburg ob der Tauber dall'assedio delle truppe svedesi nel 1631). |
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Nei secoli dal XVIII al
XIX, Digione, che con la fine della dinastia dei Valois aveva perso d'importanza, si riprese e alla fine del '700 era giudicata ancora una bella città con case vecchie ma strade larghe, ben pavimentate e munite di marciapiedi, cosa che sembra fosse rara nella Francia del tempo.
Durante la guerra fra Napoleone III e i Prussiani, nel 1871, a difendere Digione accorse anche Garibaldi coi suoi volontari. Nel 1944 fu nuovamente assediata.
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Marcello
Salvi
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