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Samuel
Gawith Navy Flake
di
Gian Maria Gamboni |
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Scheda
19
Recensione
Tabacco
Samuel
Gawith Navy Flake
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1 |
Descrizione
del tabacco
e taglio |
Flake
classico dal taglio in fette abbastanza irregolari, come tradizione
della casa.
Colore predominante terra di siena scuro con infiorescenze
zuccherine.
Aspetto morbido, confermato al tatto da una certa oleosità |
2 |
Caricamento
ed
accensione |
Richiedono
entrambi tempo e cura perché occorre sbriciolare bene la fettina
dallo spessore talvolta eccessivo, ma la relativa consistenza unita
alla morbidezza pastosa facilita l'operazione. Una volta preparata
la miscela è necessario caricarla con cura, senza mai pressare
eccessivamente, pena la successiva formazione di tappi. L'accensione
a freddo è difficoltosa e impone l'uso di almeno un paio di
fiammiferi e accortezza con il pigino. Per contro, innescando la
combustione con un trinciato quale l'italia, si ottiene quasi subito
il giusto bilanciamento termico per iniziare la vera fumata. |
3 |
Profumo,
flavour,
corpo,
forza |
L'odore
all'apertura della lattina è prevalentemente alcolico fresco, molto
simile a quello dei rum bianchi economici, con la sovrapposizione
stabile di un leggero torbato. Sebbene il profumo ricordi un po'
qualche arcaico medicamento, nell'insieme è gradevole. Una volta
stabilizzata la fumata, aspetto in questo caso non risibile, il
corpo è molto leggero e compatto, rotondo e convincente. Ricorda
molto il parente stretto Balkan Flake, dalla forza minore, ma con il
grande vantaggio di essere meno sbilanciato sul latakia, lasciando
quindi spazio all'ottimo virginia che ne costituisce la base. Le
componenti alcoliche, in fumata, non evidenziano sgradevoli
retrogusti. |
4 |
Impressioni
personali della fumata |
Considerando
quello che si trova in commercio di questi tempi, il Navy Flake è
un gran tabacco, senza orientali, ma la ripartizione tra latakia e
virginia è indovinata, con grande beneficio d'insieme. Il sentore
pieno ed erboso tipici dei virginia di casa Gawith, è rinforzato da
un'austerità levigata e una secchezza di gusto torbato che non ha
pari, senza flessioni, dall'inizio alla fine, mai dolce o slavato.
L'unica nota dolente è la combustione, che per essere mantenuta
richiede attenzione e molto pigino. Il tabacco non scalda
assolutamente e le frequenti riaccensioni, talvolta, migliorano il
gusto della fumata che appare stranamente molto più pastosa. |
5 |
Adatto
a neofiti o per esperti della pipa |
Per
la difficoltà nell'avviare correttamente la fumata e,
successivamente, per mantenerla, non è certo un tabacco adatto per
chi è agli inizi.
Tuttavia non essendo un prodotto incline a scaldare o a lessare la
lingua, potrebbe anche essere preso in considerazione quale medium
per esplorare i flakes che non siano il capstan o il park lane. |
6 |
Consiglio
di quale pipa usare forma
dimensione |
Sarò
monotono, ma le dunhill 2103/3103 – in qualunque edizione le si
scelgano- sono le pipe per fumare: ogni altra alternativa, per
dimensioni e forma, costituisce un'anomalia. Ovviamente trattando
con un prodotto che non brucia per niente bene, un fornello stretto
e non altissimo, ne facilita senz'altro la gestione. |
7 |
Valutazione
complessiva |
A
mio avviso, insieme a qualche americano e rare eccezioni, i SG (e
G&H) sono rimasti gli unici tabacchi in commercio degni di
questo nome. Il Navy Flake, è da intendersi come un ponte tra i
virginia classici e le english mixture. E' un mirabolante equilibrio
di tensioni e armonia, austero, perchè in questo tabacco c'è tutto
quello che occorre senza ridondanze o fronzoli.
Da ciò s'inferisce che gli orientali avrebbero soltanto rovinato
l'idillio: non è dunque un caso se sono assenti. Il voto, senza
sbilanciarmi in facili entusiasmi, è un 8 1/2 |
8 |
Abbinamento
di vini e/o liquori e bevande |
Pepsi
Cola! |
9 |
Musica
da accompagnamento |
C'è
spazio sul ponte, dai killing joke in giù... |
Note |
Non
in vendita in Italia. |
Gian
Maria Gamboni
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