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VIII
Copa Barcelona
14.06.2008 ---
Sedicesima Parte ---
Ritorno
a Casa
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Scesi
dal Monte ci rendiamo conto che è ora di pranzo e si decide di
andare a pranzare dove gli altri avevano pranzato il giorno prima,
visto che dopo ci sarà l'aereo e dunque non ho problemi ne di tempo
ne di post pranzo acconsento, ovviamente avrei fatto meglio ad
evitare. Il posto, così come mi era apparso il giorno precedente,
è il classico ristorante per turisti, con a menù persino gli
spaghetti, il pesce che prendo è evidentemente proveniente da una
scatola, il pane è surgelato e riscaldato al volo al microonde, i
camerieri sono tutti imbronciati e molti non parlano che poche
parole di spagnolo, una catena di montaggio.
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Con
la solita Metro torniamo in albergo, recuperiamo le valigie e ci
facciamo chiamare un taxi che aspettiamo appena fuori dall'Hotel che
trovandosi su un rialzo ed essendo di nuova costruzione potrebbe non
risultare visibile o noto a tutti i tassisti. Il viaggio fino
all'Aeroporto è breve, il check-in è rapido e subito ci dirigiamo
all'area partenza, dove al duty-free recupero un paio di scatole di
Wintermans al 40% in meno che a Parigi. A questo punto ci separiamo,
ognuno al proprio Gate, vedo
l'aereo di Vilma, dai colori variopinti sganciarsi dal terminal
mentre io sono in coda per l'imbarco.
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Mentre
sono seduto sull'aereo in attesa della partenza assisto ad una scena
singolare, un addetto della Vueling, con giubbino con scritto
Vueling - Ingegneria e Manutenzione, se ne va a spasso sotto l'ala
dell'aereo toccando e fotografando con una digitale, ritengo che
tali operazioni di controllo vadano effettuate a fine giornata
lavorativa, con l'aereo parcheggiato e non durante l'imbarco con i
passeggeri a bordo, qualcuno potrebbe essere impressionato da questo
tipo di manovre. Comunque l'aereo decolla in orario e subito prende
la via del Mediterrano, qualche minuto in più di un'ora e siamo
già sulla costa laziale.
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L'atterragio
credo avvenga a Civitavecchia perché una volta a terra la Torre di
Controllo di Fiumicino appare così piccola all'orizzonte da fare
paura ed occorrerà quasi un quarto d'ora di viaggio al suolo prima
di raggiungere il Terminal, ma da qui in poi è facile, e persino il
bus 335 fermo al Capolinea della Stazione Nuovo Salario denota un
po' di fortuna, visto che passa ogni 20 minuti circa.
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Marcello
Salvi
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