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The
Cagli Experience 2008 ---
Seconda Parte ---
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L'ingresso
a Cagli è singolare, già dalla strada che viene dal torrione si
vedono i gazebi gialli che dovrebbero sostituire le arcate del
chiostro, il primo impatto è singolare, la novità va digerita,
l'intimità del chiostro al quale eravamo abituati mal si accorda
con il nuovo look, vi è un rovesciamento, difatti mentre il
chiostro, come luogo chiuso e rivolto verso l'interno, permetteva
una visione totale dell'evento e favoriva il crearsi e lo scomporsi
di gruppi questa nuova situazione, completamente opposta, dove gli
espositori sono sistemati sul perimetro di un palazzo, con il
palazzo stesso a fare da barriere da una fila e l'altra occlude la
visuale totale dell'evento.
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Comunque
vedremo come andrà, l'ora mattutina fa si che tutto sia silente,
andiamo a sederci al Bar d'angolo per un rinforzino della colazione
ed in breve, come calamita, attiriamo prima Sansone, poi i
Bergamaschi, poi i Toscani, poi Vilma e quel piccolo tavolo diventa
una sorta di polo d'attrazione primordiale, vediamo Bruto sfrecciare
in motorino Kronos in bocca verso i gazebi e man mano i pipemaker
armati di borsoni andare a prendere i loro posti.
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Lentamente
ci spostiamo verso l'esposizione, la luce del Sole filtra attraversa
le tele gialle delle strutture rendendo tutto di un irreale colore
aranciato, mi fermo un attimo al banco di Vilma, poi a quello di
Enzo, fatico non poco a trovare quello di Musicò che si trova sul
lato opposto del palazzo, poi mi chiamano, ci sono da fare le
iscrizioni alla Gara del Pomeriggio e quindi vado nell'ingresso del
Teatro dove il Vice Presidente del PCI sta già allestendo la
postazione.
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The
Cagli
Experience
2008
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Marcello
Salvi
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