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Uno
alla volta arrivano tutti, buon ultimo Gian Maria con il suo
satellitare al collo, si comincia la baldoria che consiste nel
giustiziare il Dunhill Royal Yacht, il Mellow Mallard, un numero
imprecisato di Cubani, qualche Toscano del Presidente, tramezzini a
strafogarsi, salumi assortiti, parmigiano e gli inarrivabili dolci
della moglie di Gianluca, il tutto annaffiato da un vinello rosso e
bianco (io ho preferito il bianco) niente male che meriterà
citazione a parte prossimamente. Tra una chiacchiera sul tabacco,
una sulle pipe ed una sulle vetrine della tabaccheria affogate nel
cioccolato l'ora si fa tarda.
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Quando
mi muovo la mezzanotte è passata da un pezzo, non sono l'ultimo ad
andare via, qualcuno si attarderà. La Tippetemobile parte al prim
colpo, così come il mezzo Garibaldi lasciato sul cruscotto e con
flemma mi immetta nell'impossibile traffico Romano dell'una del
mattino o giù di lì e fumando con calma passo di nuovo sotto
l'Olimpico, questa volta dalla sponda del Tevere e lentamente me ne
torno a casa, tra azzurrine volute di fumo ed il ricordo di una
splendida serata fumigante.
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