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Siamo
qui, nuovamente a ripartire per un'avventura anche stavolta
gabbando il destino cinico e baro che, dopo una programmazione
iniziata nel Giugno 2007, ad una manciata di giorni dal Natale ci
rimescola le carte lasciandoci senza sede di Gara, con le Festività
di mezzo ed a meno di due mesi dall'Evento, questa volta si è
impegnato veramente a tentare di boicottarci dal momento che
solamente il 2 Febbraio siamo riusciti a mettere una pezza al
problema. Ma anche questa volta è andata bene, anzi meglio, il
Destino si è piegato nuovamente. |
Ufficialmente
si inizia Sabato 1 Marzo alle 17.30 quando Zak ed io abbiamo
appuntamento da Rinaldo per gli ultimi accordi, nei fatti sono le
17.03 quando spengo il motore nel Parcheggio di Rinaldo e vedo la
Ford di Zak sfilarmi davanti entrando dal cancello principale. Il
tutto è decisamente rapido, parliamo con il Direttore, gli
spieghiamo come sistemare i tavoli e come apparecchiarli, in dieci
minuti ce la caviamo, il volo da Orio è previsto alle 18.30,
abbiamo il tempo per fumarci un mezzo toscano nel parcheggio, sotto
una pioggerella sottilissima e alle 18.20 entriamo nel parcheggio
dell'Aeroporto. |
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L'aereo
è previsto in atterraggio alle 18.36 e nel frattempo sono arrivati
anche Flavio e Tiziana ed un gatto che ha deciso di farsi una
passeggiata nell'aerea arrivi, piazzandosi a lisciarsi la coda
proprio davanti al varco dogana. L'aereo è puntuale ed in pochi
minuti gli attesi appaiono dietro le porte della dogana.
Dall'Aeroporto all'Albergo è un attimo, basta uscire e rientrare
sull'altro lato della pista e nel parcheggio troviamo subito il
furgone con gli amici del Calumet. Tutto procede in perfetto orario. |
Spartiti
tutti sulle varie macchine, alle 20.20, ci si muove verso Roma per
andare a Cena, purtroppo la concitazione ed il caos derivante da 25
persone che si muovono insieme mi ha fatto dimenticare che anche
Enzo e la Moglie dovevano venire con noi, ricevo la loro telefonata
quando siamo già sul Raccordo, non resta che fermarsi ed aspettare
che ci raggiungano, ma provati dall'esperienza mattutina decidono di
evitare un secondo passaggio sul Raccordo e così per un banale
dimenticanza ci perdiamo due pezzi non secondari. Alle 21 arriviamo
davanti all'Ingresso della Sapienza. |
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Ci
siamo tutti, manca solamente lo spagnolo el CAP, intanto ci mettiamo
a sedere e cominciamo ad ordinare ed infatti Francisco e sua Moglie
arrivano proprio mentre stanno portando in tavola la prima ondata di
bruschette, seguita da una serie di ondate di crocchette, olive
ascolane, filetti di baccalà, supplì, poi arrivano anche i primi o
le pizze, le paste e fagioli, le carbonare, le amatriciane, le
trippe al sugo, vino, birra e si va avanti fino alle 23 passate
satollarsi senza sosta. Ogni tanto qualcuno si alza e propone un
brindisi, e tutti dietro a brindare. |
La
Serata viene movimentata anche dal pakistano di rito che arriva con
le braccia cariche di mercanzie cercando di vendere due accendini,
in realtà va via dopo avere venduto di tutto, soprattutto vibratori
a forma di tartaruga e delfino dei quali le signore fanno incetta,
accendini che proiettano strane immagini, abat-jour da tavolo, che
serve al Conte per vedere meglio ciò che deve mangiare, orecchini,
collane e quant'altro in un delirio collettivo.
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Marcello
Salvi
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