Altre variabili: il diametro, che influisce sulla velocità del tiraggio, infatti il sigaro dalla circonferenza più ampia offre un aroma più ricco, una
combustione più lenta, un fumo meno caldo, ma sicuramente più dolce e
rotondo. E’ molto difficile stabilire un preciso sapore per ogni sigaro in quanto per ogni vitola di una determinata marca, per esempio un Robusto di
Cohiba, il sapore (come l'aroma, la forza e il tiraggio) può variare da lotto a lotto di produzione, in relazione all'annata, alla stagionatura e alla conservazione, proprio come accade con la degustazione dei vini.
Inoltre, un buon sigaro, al tatto, non deve avere né bozzi né durezze, dovute al ripieno, con la conseguenza di rendere difficoltoso il tiraggio: si può ammorbidirlo umidificando il sigaro nella parte più dura e poi manipolarlo in modo da sminuzzarlo.
Dal tabaccaio, non dotato di umidificatore o poco esperto di sigari, si possono trovare sigari troppo compatti, che si spegnerebbero, obbligandovi a sforzi di aspirazione, oppure troppo allentati, il cui fumo arriverebbe troppo veloce e caldo.
L'aroma di un sigaro, cioè il suo profumo, dipende dalla quantità di foglie di seco contenute nella tripa (ripieno del sigaro), e più in particolare dalla quantità di oli vegetali che quelle foglie hanno sviluppato durante la crescita e la fermentazione. Per un sigaro avere un aroma, per esempio, di caffè, non è un pregio, in quanto ciò potrebbe indicare che il tabacco è stato coltivato in un terreno dove prima si coltivava caffè, oppure che è stato appositamente trattato al caffè per nascondere qualche altro difetto.
Il tabacco è tabacco e basta; il sigaro fatto con un puro non può che emanare un aroma più o meno ricco di tabacco.
La forza di un sigaro dipende dalla qualità e quantità delle foglie di
ligero, utilizzate per la tripa, che il torcedor mescolerà e definirà in modo precisissimo per ogni vitola appartenente a ciascuna marca.
Altro fattore importante, nella scelta del sigaro, è il suo diametro che influisce soprattutto sulla velocità del tiraggio. Un sigaro con una circonferenza più ampia offre un aroma più ricco, una combustione più lenta, un fumo meno caldo e appagante, ma sicuramente più dolce e rotondo.
Un sigaro con una circonferenza più fine, non contenente la foglia di
ligero, per evitare un fumo troppo caldo, avrà un aroma meno persistente ed un gusto meno rotondo, più spigoloso.
I sigari confezionati con lo stesso tabacco per il ripieno e con le stesse foglie di capa (la foglia che riveste il sigaro), avranno gusto, sapore e forza diversi secondo il loro formato.
Il sapore dei sigari si può suddividere su una scala di quattro livelli: delicato, soave, deciso e incisivo.
DELICATO: il sapore, nel momento in cui la fumata termina, si disperde immediatamente senza lasciare nel palato alcuna traccia
SOAVE: il sapore si disperde, al momento della fumata, con l'apporto di altri sapori provenienti da cibi o bevande assunti
DECISO: il sapore non si disperde immediatamente dopo la fumata, ma svanisce solo dopo tempo e grazie all'apporto al palato di altri sapori provenienti da cibi e bevande
INCISIVO: il sapore rimane persistente nel palato anche dopo ore dal termine della fumata e anche dopo aver assunto cibi e bevande decisamente corposi.
Esistono migliaia di sigari prodotti dai paesi più svariati: Cuba,
S.Domingo, Jamaica, Honduras, Nicaragua, Brasile, Messico, India, Stati Uniti, Spagna, Olanda, Germania e Italia.
Soltanto a Cuba esistono più di 30 marche e 950 forme di sigari ed molto
difficile descrivere qualcosa di così unico e particolare come il sapore o
il formato di una marca di sigari. Il miglior modo per educare ed affinare il palato consiste nel provare tipi e formati diversi di sigari per poi trovare quello che più appaga personalmente.
In conclusione, la ricerca del sigaro perfetto può essere lunga, a volte per alcuni non finisce mai, e ognuno deve poter scegliere da se il sigaro.
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