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IV
Fumada
CAP
Madrid 17
Novembre 2007 ¡
Madrid ! - 6 |
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Appuntamento
ore 9 nella Hall per la Seconda Ondata all'Estanco di Ayala 102,
puntuali come cronometri Fiorenzo, Enzo Conia ed io usciamo
dall'albergo, prendiamo la Metro ed alle 9.20 siamo davanti alla
saracinesca ancora chiusa, attendiamo pazientemente ma quando sono
le 9.40 ed ancora non apre cominciano ad avere qualche sospetto.
Intanto il freddo comincia a farsi sentire. Alle 9.45 passa
casualmente di lì un Socio del CAP che ci riconosce e ci informa
che la Tabaccheria apre alle dieci. Ormai siamo qui, si aspetto.
Alle dieci precise la saracinesca si alza e come un sol uomo ci
lanciamo dentro. |
Razziato
il razziabile prendiamo la via del ritorno di volata, l'appuntamento
per l'escursione madrilena è alle dieci e trenta e noi siamo in
ritardo dal momento che pensavano che la tabaccheria aprisse alle 9.
Comunque Madrid è una città civilizzata e con la Metro bastano 15
minuti per ritrovarci nuovamente nella Hall. Rapidissimo salto in
camera a posare il bottino e via di corsa, si riparte per un giro
nella Madrid più antica, della
cui Storia avevano già parlato lo scorso anno. La prima cosa
che scopriamo e cho l'Orso simbolo di Madrid in realtà è un'Orsa.
Ma pensa, avevamo dato per scontato che fosse maschio, chissà
perché, proprio noi che la abbiamo la Lupa ! |
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La
prima, sulla via della Plaza Major è la Posada del Peine che sembra
sia il più antico Hotel di Madrid, poi un giro della Plaza Major
dove la nostra guida in perfetto italiano del CAP ci illustra alcune
curiosità, come l'arco senza uscita che ha a che fare con l'amante
di un Re, il balcone Reale senza altri balconi sopra perché nessuno
potesse essere sopra il Re e poi si scende dall'Arco con la
scalinata verso una Madrid fatta di strade strette che vanno verso
la Zona della Puerta Cerrada, così chiamata perché particolarmente
inaccessibile. |
Il
percorso che facciamo è quello delle vecchie mura di Madrid, che
come potete leggere nella sua Storia nacque come fortezza prima che
come città, il cammino prosegue lungo stradine con molti locali,
ovviamente chiusi vista l'ora. Uno di questi è il più antico
Ristorante del Mondo, a quanto sembra certificato dal Guinness,
mentre un altro è Casa Lucio che si dice sia quello preferito dal
Re Juan Carlos "El Romano", visto che è nato e cresciuto
a Roma durante l'esilio del Periodo Franchista, forse anche per
questo agli Spagnoli piace tanto Roma. |
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La
visita prosegue passando per la già citata Puerta Cerrada della
quale però rimane solamente il nome ed un semaforo. La visita
prosegue al Museo di San Isidro che raccoglie testimonianze della
Zona di Madrid a partire dalla Preistoria, qui si trovano alcuni
pezzi interessanti come parti mi mosaici romani rinvenuti durante
gli scavi di alcune ville fuori città, un bellissimo plastico della
Madrid di alcuni Secoli prima ed una teca contenente il primo
sigillo di Madrid con l'effige dell'Orsa. |
La
visita prosegue per i presunti appartamenti di San Isidro e nella
Sala in cui si conserva un pozzo che appare in un dipinto e nel
quale la leggenda vuole che si sia compiuto un miracolo, il pozzo è
autentico ed in sostanza il Museo gli è stato costruito intorno, è
profondo almeno 30 metri e ben recintato, anche nella parte
superiore per prevenire qualsiasi incidente. L'ultima Sala che
visitiamo porta sulle pareti le riproduzioni di tutta una serie di
abbigliamenti in uso a Madrid ognuno dei quali identificava una
Professione od un Mestiere. |
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Usciti
dal Museo la visita prosegue per le strade che prima scendono verso
l'antico tracciato delle Mura e poi risalgono verso la Plaza Major e
fino al Palazzo del Municipio sulla Calle Major. Qui Giovanni ed io
lasciamo la compagnia, che prosegue la visita, per tornare in
albergo a recuperare alcune cose e poi recarci direttamente sul
luogo della Gara.
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Marcello
Salvi
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