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Fermo
8/9 Settembre 2007
"Macerata" |
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Ore
17, riunito tutto il gruppo decidiamo di partire alla volta di
Macerata e dunque ci inoltriamo verso Nord, ci arrampichiamo su per le
colline e passiamo da Corridonia, dove scopriamo che proprio l’8
Settembre si svolge la Sagra dei Fagioli con le Cotiche, ma decidiamo
che è il caso di soprassedere e puntiamo decisi su Macerata dove
arriviamo in breve. Ci occorre un po’ per riuscire a comprendere la
cervellotica cartellonista che ci spinge in un vortice di sensi unici
dai i quali ad un certo punto abbiamo l’impressione non esista una
via d’uscita, ci arrendiamo, parcheggiamo sotto le mura della città
e ci rassegniamo a scalarla a piedi.
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Il
primo luogo che raggiungiamo dopo il dedalo di vicoli stretti ed
angusti è Piazza della Libertà, dove si sta svolgendo un matrimonio
con gli sposi su una Cinquecento d’epoca ricoperta di palloncini e
con una coda di barattoli attaccati al paraurti, ‘n’americanata
‘nsomma ! Visto che la luce regge decidiamo di andare subito a
visitare lo Sferisterio e mappa alla mano ci perdiamo, fortunatamente
in uno dei tanti vicoli incontriamo un signore che ci indica la via e
ci ritroviamo a Piazza Mazzini, proprio alle spalle dello Sferisterio
dove prima si visita una Bottega che vende Grappe Trappiste e poi una
coltelleria che espone pregevole artigianato locale.
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Infine
lo Sferisterio, un’Arena costruita al principio dell’800 ed
inaugurato nel 1829 per accogliere le partite del Pallone a Bracciale,
sport molto in voga all’epoca, che proveniva direttamente dal 1500 e
che oggi è uno sport sparito anche se ufficialmente sopravvive
all’interno del CONI come Pallapugno, ben lontano dai fasti di un
tempo che portarono alla costruzione di quello che è sicuramente lo
Stadio Dedicato a questo sport migliore del mondo e che per
conformazione e costruzione è dotato di un’acustica così perfetta
da essere diventato un Anfiteatro Musicale di prim'ordine.
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La
notte è calata e s’approssima l’ora della disfida italo/francese,
si recupera rapidissimamente la macchina e si va in caccia di un
locale, bettola, pertugio, dove vi sia un televisore sintonizzato sul
canale giusto, questo luogo lo si trova sulla sponda del fiume Chieti
appena fuori Corridonia, dove ci fanno pure entrare con il cane e ci
sistemiamo in fondo ad una sala fumatori a vetri proprio a favore di
schermo ed ordiniamo.
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Patatine
fritte, crescia con prosciutto, pizze varie ed una mega pizza familiare
dal diametro di almeno 80 centimetri che ci viene portata in tavola su
un asse di legno dal peso approssimativo di 5 chili, per finire delle
panne cotte e della zuppa inglese, il tutto annaffiato con birre
varie. A partita finita si
riguadagno il campeggio dove ci aspettano i letti da fare e
soprattutto il divano letto da aprire, alla fine, dopo svariati
tentativi ci siamo anche riusciti, ma il capire come non ci è stato
dato, chiamiamola Provvidenza di Manzoniana memoria.
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Passata
la mezzanotte tutti a nanna, nonostante la linea ferroviaria Eurostar
che transitava a 2 metri esatti dal bungalow tutti abbiamo dormito
saporitamente, anche Pinolo.
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Marcello Salvi
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