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Il Metodo del
Professore
di Maurizio Spunticcia
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Introduzione
Di
questo metodo ne ho sentito parlare diverse volte e ho trovato
diversi scritti su forum dedicati al mondo della pipa sia italiani
che esteri ed i pareri, come in tutte le cose di questo mondo, erano
sempre discordanti se per alcuni è miracoloso per altri è dannoso.
In
tutta onestà sono stato a lungo indeciso se metterlo in pratica
sulle mie amate pipe ma in fin dei conti una prova doveva essere
fatta, per la precisione fino ad oggi di prove ne ho fatte ben sei a
seguito di questo ho deciso di scrivere questo articolo.
Per
la stesura di questo articolo, e per non scrivere di cose del
passato, ho deciso di applicare questo metodo
su altre due pipe con lo scopo di provare a dimostrare fino a che
punto questo metodo ripulisce la pipa dai residui dei tabacchi in
precedenza fumati e se effettivamente successivamente
all’applicazione di questo il gusto della pipa viene migliorato.
Facendo
riferimento all’esperienza passata posso anticipare che non lo
trovo così tremendamente dannoso ed in alcuni casi mi ha dato
risultati degni di nota. |
Materiali occorrenti e piccola spiegazione
In cosa
consiste questo fantomatico metodo del professore? E soprattutto di
cosa abbiamo bisogno per metterlo in pratica? Cosa più importante
su quale pipe è consigliato applicarlo?
La
risposta a queste domande è davvero semplice, questo metodo
consiste nel riempire di sale da cucina il fornello della pipa e
dulcis in fundo aggiungere dell’alcool puro, quello che si
utilizza per fare i liquori in casa, lasciando riposare il tutto per
12/24 ore.
Per
il sale non credo ci siano problemi a reperirlo mentre per
l’alcool posso consigliare di acquistarlo in uno dei tanti
discount presenti nella vostra zona di residenza, soprattutto per
portarlo a casa senza subire un salasso al portafoglio. Utile
anche la presenza di un contagocce o una siringa di cottonfioc e
scovolini .
Per quanto riguarda
la domanda su quali pipe applicarlo posso rispondere o meglio
consigliare di scegliere quelle pipe che non ci hanno mai convinto
per come fumavano o quelle pipe che di punto in bianco hanno
cominciato a fumare male e non ci soddisfano più o meglio ancora
quelle che abbiamo acquistato in qualche mercatino dove ancora
nonostante tutti i metodi d’urto applicati non riusciamo a
togliere il retrogusto del tabacco fumato dal precedente
proprietario.
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La scelta delle pipe
Come
già anticipato le pipe che sottoporrò a questo metodo sono due, la
scelta non è stata casuale ma mirata, onde evitare di fare pubblicità
negativa o positiva visto che non è l’intenzione di questo articolo
ometterò le marche delle pipe utilizzate per questo esperimento,
distinguendole con il nome della shape o forma. |
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Come
affermato in precedenza la scelta non è stata casuale ma dettata
appunto dall’obbiettivo di provare a dimostrare le potenzialità di
questo metodo, le pipe sono una bulldog e una billiard a canna piatta,
in seguito billiard.
Iniziamo
con la bulldog che è una pipa che non ho fumato per diverso tempo non
perché fosse cattiva ma solo per il fatto che per un periodo non ho
fumato pipe di una certa grandezza, ultimamente ho provato a fumarla
nuovamente ma per tre volte ho avuto fumate sgradevoli. Discorso
diverso invece per la billiard che fuma molto bene ma che purtroppo ho
fumato per diverso tempo con un tabacco davvero invadente nella
fattispecie il Condor Original, flake scuro dal tipico gusto soapy
prodotto dalla casa inglese Gallaher Limited che acquistai in Spagna
durante il soggiorno a Madrid in occasione della gara di lento fumo
organizzata dal C.A.P (Club Amigos de la Pipa) di Madrid, questa pipa
ormai non permette di assaporare più niente visto che il retrogusto
del Condor praticamente copre qualsiasi cosa ci si fumi dentro.
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E’ ora di iniziare
Prendo
una delle due pipe in questo caso la billiard e come prima cosa mi
adoperò a ripulire tutto lo strato di carbone che è presente
all’interno del fornello, una volta effettuata questa prima
operazione tolgo il bocchino e inserisco uno scovolino nel cannello
fino a quando non lo vedo uscire dal foro interno del fornello facendo
attenzione di farlo entrare di qualche millimetro solamente quindi
piego la parte posteriore dello scovolino in modo da tenerlo bloccato.
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Sul
mio tavolo di lavoro sono presenti una confezione di sale e una
bottiglia di alcool, quindi come prima cosa prendo la confezione di
sale e riempio il fornello della billiard fino a metà.
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Poi con
l’aiuto di una siringa aggiungo una decina di gocce di alcool circa,
quindi riempio il fornello fino alla fine e nuovamente aggiungo altre
dieci gocce di alcool. |
Logicamente
applico lo stesso metodo alla bulldog e metto a riposo le due
pargolette per un periodo di 24 ore. |
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La fase finale
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Le
ventiquattro ore sono ormai trascorse ed è giunta l’ora di svuotare
il fornello delle pipe dal suo contenuto quello che balza subito agli
occhi è il cambio di colore del sale che è passato da un bianco
candido ad un marrone scuro, dopo aver effettuato l’operazione di
svuotamento fornello ed aver tolto con cura i residui di sale passo
alla fase di pulizia del cannello.
In
questa fase utilizzo in base anche al foro del cannello o un
cottonfioc o uno scovolino che prima di inserire bagno in un po di
alcool questo per sgrassare anche il cannello, ripeto questa
operazione fino a quando o lo scovolino o il cottonfioc escono
bianchi, poi asciugo tutto con cura e metto a riposo le pipe per una
settimana circa.
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Conclusioni
Siamo
quindi giunti alla fine di questa prima parte dell’articolo che
spiega l’utilizzo e l’impiego di questo Metodo del Professore
nella seconda parte verranno descritte le impressioni riguardanti le
fumate fatte con le pipe trattate, spero quanto prima di rilasciare
anche questa seconda parte. Come
già detto all’inizio non voglio affermare che questo metodo abbia
del miracoloso in quanto preferisco che ognuno tragga le proprie
conclusioni nella massima tranquillità e libertà, la mia piccola
esperienza maturata nell’utilizzo di questo procedimento sicuramente
mi ha portato ad utilizzarlo più volte e su diverse pipe e, devo dire
che in alcune occasioni ho avuto delle piacevoli sorprese.
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Per
finire quello che posso suggerire è che in ogni campo o settore la
cosa più importante è sempre la sperimentazione e senza di questa
difficilmente si può imparare qualcosa, sicuramente è una buona cosa
ascoltare i pareri delle persone più esperte ma non dobbiamo fermarci
a questo.
Nel
mio percorso all’interno del mondo pipa ho potuto appurare che
alcune delle scuole di pensiero forse più accreditate sono basate su
concetti errati o in alcuni casi su vere e proprie “leggende
metropolitane” questo mi ha spinto ad andare in altre direzioni e
soprattutto a sperimentare tutto quelle che potevo in prima persona
senza fermarmi davanti a parole o dogmi così facendo posso dire ora
di aver ampliato in maniera più cristallina i miei orizzonti
conoscitivi legati alla pipa.
L’universo
pipa è vasto e pieno di sorprese, cerchiamo di non renderlo mai
piatto come il gusto di una pipa cattiva anche se ora sapete come fare
a cambiarlo!
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